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Calciomercato Inter, nuovo incontro con il club: si punta a chiudere

Calciomercato Inter, in prestito il gioiello

I nerazzurri hanno intensificato i contatti con il Marsiglia, voglioso di impreziosire il suo calciomercato con questo acquisto.

Puntare sui giovani, dargli spazio e permettere di farli crescere era stata la nuova parola d’ordine dopo l’esperienza fallimentare in Germania di appena un mese fa.

Nonostante la magrissima figura e tutta l’indignazione che essa ha provocato nel pubblico calcistico italiano, non sembra che ci sia la voglia di correggere l’errore, anzi.

Il gioiellino argentino dell‘Inter, di origini italiane, Valentin Carboni, classe 2005, sta per essere prestato all’OM di Roberto De Zerbi, pronto ad accaparrarsene i diritti sportivi per questa stagione, prima di, eventualmente, riscattarlo per 36 milioni.

L’Inter, dunque, permette che un altro talento, argentino ma cresciuto calcisticamente in Italia, abbandoni il nostro campionato in favore di un altro straniero, che si arricchisce di una delle più grandi promesse del calcio mondiale.

Non c’è stato nulla da fare, nonostante durante tutto l’arco della stagione si sono rincorse moltissime voci secondo le quali i nerazzurri avrebbero mantenuto il diciannovenne in rosa quest’anno, permettendogli di misurarsi con uno spogliatoio dal tasso tecnico più elevato.

Valentin, infatti, ha disputato la scorsa stagione in provincia, a Monza, mettendo in mostra le sue grandi qualità, perfettamente al livello dell’attuale Serie A, nella quale ha dimostrato di poter competere al massimo livello.

Evidentemente, l’ottimo campionato disputato, premiato anche dalla convocazione, a Marzo, con l’Albiceleste, non è stato abbastanza per convincere Marotta e Inzaghi a dare una possibilità al ragazzo, ritenuto ancora troppo acerbo per militare nella squadra campione d’Italia in carica.

L’OM continua il suo bel calciomercato

Roberto De Zerbi, quando, rinunciando alle offerte ben più prestigiose di società come lo United o il Barcellona, ha scelto di proseguire il suo percorso professionale in Francia, al Marsiglia, ha posto delle condizioni alla sua nuova dirigenza.

Una di queste era quella di riuscire a trovare, durante il calciomercato, dei calciatori funzionali alla sua idea di calcio, prettamente offensiva e votata all’attacco.

Inoltre, De Zerbi è rinomato per la sua capacità di saper lanciare dei giovani talenti, esattamente come fece in quel Sassuolo del 2021, che regalò al ct Mancini Locatelli e Raspadori, poi campioni d’Europa a Wembley.

Valentin Carboni, dunque, è un colpo perfettamente in linea con la filosofia del mister italiano, che avrà una stagione a disposizione per valorizzarne le qualità, inserendolo adeguatamente nella tela che sta disegnando, acquisto dopo acquisto.

Un quadro variopinto e dai molti colori, che punta ad insidiare per il trono di Francia il PSG, orfano della sua stella più luminosa, la quale, dopo anni e anni, è riuscita a coronare il suo sogno “galactico”.

Una lezione difficile da imparare

Il prestito, o comunque la futura probabile vendita di Valentin Carboni, è un’altra grande sconfitta del calcio italiano, il quale, oltre a non riuscire a lanciare i propri giovani nel proprio massimo campionato, non riesce nemmeno a tenere quelli stranieri, cedendo alla forza economica delle società straniere.

Ciò che non è passato dalle recenti delusioni della Nazionale, alleviate dalle buone prestazioni delle italiane nelle coppe europee per club, è che l’unico modo che la Serie A ha per tornare ad essere il principale campionato d’Europa è quello di investire sui giovani, italiani e non.

E’ impossibile, infatti, combattere per l’acquisizione dei top player con le corazzate della Premier e con squadre di blasone come il Real, il PSG o il Bayern, troppo potenti a livello economico e politico per essere battute.

L’unica via per cercare di tornare ad essere allo stesso livello degli altri è sviluppare più giovani possibile dai propri settori, cercando di lanciarli velocemente nel massimo campionato e permettendogli di crescere, senza farli marcire dietro a stranieri strapagati e dal chilometraggio ormai avanzato.

Bisogna assolutamente cambiare mentalità riguardo a questo aspetto, altrimenti i risultati, nelle competizioni internazionali, non torneranno più a sorridere come prima, quando la Serie A era il campionato più bello del mondo e nessuno voleva andarsene.

Se non abbiamo l’obbligo di riuscire a tornare su quel livello, abbiamo se non altro il dovere di provarci, per non navigare più nella mediocrità in cui ci ritroviamo impantanati.

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