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Euro 2024, la Spagna incanta: il pagellone dei campioni d’Europa

La Spagna vince Euro 2024

La squadra di De La Fuente ha meritato la vittoria di Euro 2024, conquistando la coppa dopo un percorso netto: 7 vittorie su 7.

Il colore per il quale verrà ricordato questo Europeo, nonostante tutti quelli presenti sul logo a simboleggiare un pacifico arcobaleno, sarà indubbiamente il rosso, la tonalità che distingue la nazionale spagnola fin dalla sua nascita.

La Roja è stata la grande protagonista di questa competizione, che ha dominato in lungo e in largo, imponendo il suo gioco in ogni circostanza, senza curarsi di quale avversario avesse di fronte.

Sette vittorie su sette, quindici gol segnati a fronte di solo quattro subiti, quasi il 60% di possesso palla e il 90% di precisione nei passaggi: dire che la Spagna ha meritato di vincere Euro 2024 è poco.

La grande forza della nazionale di De La Fuente, il quale è stato un innovatore a suo modo, puntando maggiormente sulle fasce laterali, è stata quella di essere un bellissimo collettivo, in grado di esaltare le qualità di tutti i singoli.

All’interno di una grande squadra, però, come in tutte le situazioni, c’è stato naturalmente chi ha reso di più e chi ha reso di meno. Andiamo, dunque, ad analizzare l’Euro 2024 di ogni singolo giocatore iberico.

I portieri spagnoli ad Euro 2024

Unai Simon 8: subisce quattro reti incolpevolmente e, nel resto delle situazioni, si dimostra attento e sicuro, impedendo alla sua squadra di subire gol.

David Raya 6,5: disputa una sola partita, ininfluente, contro l’Albania nell’ultima giornata del girone e riesce egregiamente a proteggere la sua porta. Fa il suo.

Alex Remiro senza voto: De La Fuente lo lascia in panchina per tutte le gare disputate dalla Spagna, impossibile valutarlo.

I difensori centrali

Robin Le Normand 8: garantisce solidità alla difesa spagnola, oltreché una grande sicurezza palla al piede: completa il 95% dei passaggi tentati. Molto bravo.

Nacho 7: ottima riserva dei due titolari, quando viene chiamato in causa risponde sempre presente, nonostante, in alcune situazioni, soffra moltissimo, come contro Mbappé nei minuti finali della semifinale.

Vivian 6,5: disputa solo due partite ma non commette errori, garantendo fiato ai due titolari.

Aymeric Laporte 8: come il compagno di reparto, si dimostra capace di difendere più che egregiamente la porta difesa da Unai Simon, senza commettere errori in fase d’impostazione.

I terzini spagnoli ad Euro 2024

Dani Carvajal 8,5: annata da incorniciare per il veterano del Real Madrid, che dopo aver vinto la Champions, diventa campione d’Europa anche con la nazionale. Certezza.

Alejandro Grimaldo 6: dopo un’annata come quella trascorsa con il Leverkusen, in molti lo davano come titolare certo con la Roja. Invece, vede poco il campo, visto che De La Fuente gli preferisce Cucurella, protagonista inatteso di Euro 2024.

Marc Cucurella 8,5: il “Fabio Grosso” della situazione: sottovalutato da tutti, disputa una grande manifestazione e, alla fine della finale, regala anche a Oyarzabal l’assist per la rete decisiva. Come se non bastasse, nei quarti para anche un gran bel tiro, vero Taylor?

Jesus Navas 7: nonostante non sia propriamente un difensore esterno, si sacrifica per la squadra e, contro la forte Francia, tiene a bada Mbappé.

I centrocampisti

Mikel Merino 7,5: si fa trovare al posto giusto al momento giusto, siglando con un bel colpo di testa la rete decisiva ai quarti con la Germania, subentrando dalla panchina. Solido negli altri match disputati.

Fabian Ruiz 8,5: l’ex Napoli esce rinato da Euro 2024, durante il quale ha fatto intravedere delle qualità in lui sopite da ormai molto tempo. Fondamentale negli equilibri spagnoli.

Alex Baena 6,5: entra solo in due occasioni e fa girare bene la palla, sbagliando solo il 10% dei passaggi tentati.

Rodri 10: meritatamente l’MVP della manifestazione, non stecca mai una partita, garantendo alla sua squadra sia solidità che pericolosità in attacco. Conclude l’annata senza aver mai perso una partita: mostro.

Martin Zubimendi 7: risponde presente nelle occasioni in cui viene chiamato in causa, come nel secondo tempo della finale quando Rodri si infortuna.

Pedri 8,5: grandissimo Euro 2024 per lui fino al momento dell’infortunio al ginocchio, che gli preclude i quarti, la semifinale e la finale. Fino allo scontro con Kroos, tra i migliori dell’Europeo.

Fermin Lopez 6: gioca un solo spezzone di partita, utile per fargli bagnare i piedi nel suo primo torneo per nazionali.

Le ali

Mikel Oyarzabal 8: uomo di fiducia di De La Fuente, si rende pericoloso ogni volta che calca il terreno, come in finale quando devia il pallone decisivo per il quarto Europeo della storia della Spagna.

Nico Williams 9,5: insieme al compagno di scorribande, si merita il premio di “giocatore più divertente della competizione”: un giocoliere instancabile, il quale mette in crisi tutti i terzini che incontra, compreso il nostro Di Lorenzo.

Dani Olmo 9: cannoniere della manifestazione a pari merito con molti altri giocatori, è un calciatore fondamentale nella manovra offensiva della Spagna, di cui è una pedina fondamentale.

Ferran Torres 7,5: subentrando ai due giovanissimo titolari, incide lo stesso, siglando una rete e garantendo una riserva di valore assoluto al ct.

Lamine Yamal 10: gioca con la spensieratezza dei suoi sedici, ormai diciassette anni, trascinando la sua squadra al titolo fra gol e assist. Pensare che questo sia solo il suo inizio di carriera, fa veramente paura.

Ayoze Perez 6: disputa solo dodici minuti, nei quali non si mette particolarmente in mostra.

I centravanti

Alvaro Morata 8,5: gioca un Europeo da vero capitano, lottando e sacrificandosi, lasciando da parte i suoi gol e le sue statistiche. Utilissimo nel computo totale.

Joselu 6,5: gioca pochi minuti, ma si rende pericoloso lo stesso.

L’allenatore vincitore di Euro 2024

Luis De La Fuente 9: nonostante delle sostituzioni discutibili in alcuni frangenti, c’è la sua mano nella Spagna campione d’Europa. Rinnova, infatti, il classico sistema di gioco usato dagli iberici ormai da vent’anni decidendo di dare maggiore spazio al gioco sulle fasce laterali. Bravo e coraggioso.

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