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Una stella già a 11 anni: Yamal e il Lugano Champions Trophy

yamal predestinato

Lamine Yamal offre spettacolo già dal 2028. Il Lugano Champions Trophy mise in luce uno sconosciuto Yamal undicenne

Dopo il meraviglioso gol in semifinale contro la Francia, Yamal è certamente uno dei personaggi più iconici e sotto i riflettori del momento.

Sei anni fa però brillava già di luce propria, quando giocò col suo Barcellona il Lugano Champions Trophy.

Al Champions Trophy le origini del mito

La carriera di Yamal corre veloce tanto quanto è lui rapido in campo.

Nel 2023 a soli 15 anni, 9 mesi e 16 giorni esordisce ufficialmente col Barcellona nella vittoria contro il Real Betis per 4-0, diventando il più giovane debuttante di sempre in prima squadra dei catalani.

E’ mancino e quindi predilige giocare sulla destra, avendo cosi occasione di accentrarsi e cercare la porta.

E’ in questo modo che segna il gol del pari contro la Francia. Ed è proprio cosi che riesce a trovare la prima rete pochi mesi dopo il suo esordio, diventando il più giovane marcatore della Liga.

In quello stesso periodo diviene anche il più precoce della Champions League.

Insomma, per Yamal predestinato non è un semplice aggettivo, ma realtà dei fatti.

In questo suo avvio di carriera sta infrangendo ogni sorta di record in termini di precocità, e potrebbe aggiungerne altri due alla lista già questa domenica, qualora dovesse esordire nella finale contro l’Inghilterra e riuscisse anche a segnare.

Lamine Yamal è l’esempio di come stelle, quelle pure, si nasca, e non si diventi.

Una conferma in tal senso ce l’abbiamo fin dal 2018, quando Yamal passò per le nostre latitudini mettendosi in risalto con la sua innata classe.

Sei anni fa infatti ha presenziato al Lugano Champions Trophy, torneo che metteva in mostra i migliori Under11 delle squadre big del mondo, organizzato dall’ FC Lugano a Campione d’Italia.

In quell’occasione i blaugrana stravinsero il torneo, nonchè tutte le partite a eccezione di uno 0-0 nella sfida con la Juventus. Il tutto anche grazie ai molti gol di Yamal.

Sulla maglia aveva scritto Nasraui (o meglio NASRAQUI, in seguito a un errore in distinta) dato che il nome completo è Lamine Yamal Nasraoui Ebana, e aveva solo 11 anni, ma già allora usava il suo mancino con classe e consapevolezza del proprio talento.

Una coppa come regalo

Il giorno prima della finale di Berlino sarà proprio il compleanno di Yamal.

A dimostrazione che il talento si accompagna sempre a responsabilità e mentalità da fuoriclasse, la stellina del Barcellona ha dichiarato di non volere regali dalla sua mamma, e che sarebbe la coppa dell’europeo più che sufficiente come regalo, nel caso riuscisse insieme alle furie rosse ad alzarla.

Intanto, i quotidiani spagnoli si godono il loro fenomeno. AS ha titolato «Uragano Spagna, fenomeno Yamal», mentre Marca ha parlato di un «gol per i secoli». La testata Mundo Deportivo ha optato per il gioco di parole «Lamine final», per poi lanciare una mezza provocazione ipotizzano il Pallone d’Oro per il sedicenne se le Furie Rosse dovessero vincere l’Europeo.

Anche noi ci godiamo però questo puro talento calcistico, che da anni si fa fa strada a suon di dribbling, fantasia, precisione e potenza.

Tra qualche giorno ce lo potremo gustare in una finale europea che per lui non sarà solo una finale, in attesa di vederlo protagonista anche in Champions per molti anni a venire.

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