L’Inter sta per bloccare il suo allenatore fino al 2026, con un contratto che lo renderebbe il più pagato della Serie A.

Dopo Barella e Lautaro, l’ultimo rinnovo atteso in casa Inter era quello del condottiero che l’ha condotta “dritta alla seconda stella”, ricordando una canzone di Edoardo Bennato.

Se a Simone Inzaghi, dopo il grandissimo lavoro fatto quest’anno, non fosse stato prolungato il contratto, sarebbe stato indubbiamente un vero e proprio scandalo.

L’Inter, infatti, quest’anno è stata di gran lunga la squadra migliore del campionato, capace di chiudere la contesa a Febbraio, staccando la Juventus e giocando l’intero girone di ritorno con enorme tranquillità.

L’unico rimpianto di una stagione quasi perfetta rimane solo la Champions League, la quale, considerando proprio l’enorme distacco in campionato nella fase finale dell’annata, poteva essere un obiettivo alla portata.

In ogni caso, il fratello di Pippo è stato una delle figure più importanti di questo ventesimo scudetto e ha meritato senza alcun dubbio la riconferma sulla panchina nerazzurra.

L’Inter di Inzaghi

La bellissima squadra vista lo scorso anno non è nata in una stagione sola, ma è figlia di un lungo processo durato tre anni, da quando il tecnico di Piacenza non si è seduto per la prima volta sulla panchina di San Siro.

Nel 2021-2022, infatti, Simone ha raccolto un’eredità pesantissima, ossia quella di Antonio Conte, reduce da due stagioni ottime, che in dote portavano una finale di Europa League persa e uno scudetto dominato.

L’ex allenatore della Lazio, con la quale aveva iniziato la sua carriera da allenatore, si è, dunque, rimboccato le maniche e ha iniziato a modellare la sua squadra, ottenendo anche diversi giocatori per rinforzarla secondo le sue idee.

L‘Inter sembrava essere pienamente in controllo del campionato, quando, a Bologna, il suo secondo portiere Radu commise un clamoroso errore, il quale costò il primato ai nerazzurri, sorpassati dai cugini rossoneri e mai più in testa durante quell’annata.

Un’enorme delusione, che costò a Simone moltissime critiche, le quali, con l’annata successiva, si moltiplicarono, visto che il Napoli di Spalletti riuscì quasi da subito a staccare la sua squadra e a chiudere il campionato praticamente dopo il girone di andata.

Capendo che lo scudetto era un obiettivo irrealizzabile, Simone, a cui toccarono in dote anche dei sorteggi molto fortunati, si concentrò sul cammino europeo, arrivando ad un soffio dalla vittoria della Champions League, dopo una partita coraggiosa e tenace contro il fortissimo City.

Dalla sconfitta di Istanbul, migliorata dagli arrivi di Thuram, Pavard e Sommer, nacque una squadra migliore, che, in questa stagione, ha dimostrato di essere nettamente più forte rispetto alle altre, dando credito a tutto il lavoro fatto da Inzaghi in tre lunghi anni.

Il nuovo contratto

Raccontata la storia d’amore tra Inzaghi e l’Inter, è facile comprendere come il rinnovo sia la conseguenza naturale da un lavoro operoso e svolto alla grande dal tecnico piacentino, meritevole senza ombra di dubbio della riconferma.

Nella giornata di domani, probabilmente, arriverà l’ufficialità della firma di Simone su un contratto pesantissimo, che allunga la sua esperienza interista fino al 2026 e lo rende il tecnico più pagato in Serie A.

Con uno stipendio di 6,5 milioni più bonus a stagione, infatti, Inzaghi supererà anche Antonio Conte nella classifica degli allenatori più ricchi, a testimonianza dell’enorme fiducia che Beppe Marotta e la sua società ripongono in lui.