Da una parte l’Inter per mantenere il passo scudetto, dall’altra la Roma per tenere quello Champions: grande sfida a San Siro.

Lungo un percorso, di qualunque tipo esso sia, ci sono varie tappe, ognuna decisiva al raggiungimento della meta finale secondo quelle che sono le sue caratteristiche.

Come in tutte le cose, però, ci sono fermate più difficili, che, se superate, ci lanciano, in preda all’entusiasmo più acceso, verso il rettilineo finale, sicuri di non poter fallire nell’ottenimento dell’obiettivo.

Ecco spiegato, dunque, il meccanismo degli scontri diretti nel calcio: sono le sfide più difficili e complicate da vincere, ma anche quelle che, se vinte, garantiscono alla truppa una rinnovata vigoria, una voglia di combattere ancora maggiore rispetto a prima.

Arrivati alla fine dell’anno, quando si tirano le somme di tutta la stagione, questo tipo di gare, poi, assume una valenza ancora maggiore, dovuta al peso specifico che la contesa si trova ad avere in relazione alla classifica, la quale va a decretare il destino di tutte le società.

Non è un caso, dunque, se la partita di domani fra Inter e Roma sia definibile con il termine “crocevia”, se è vero che entrambe si giocano una fetta molto importante dei loro rispettivi obiettivi stagionali, i quali, al momento, sembrano vicini, ma ancora realmente troppo lontani per essere afferrati.

Anzi, fallire domani significherebbe comprometterne non poco il raggiungimento e, di conseguenza, le due squadre non hanno nessuna intenzione di lasciare qualcosa al caso, ma, al contrario, al netto di impegni e problematiche varie, scenderanno in campo al meglio delle proprie forze.

Qui Inter

Come detto nell’articolo pubblicato ieri, quello dell’Inter non è sicuramente un momento molto semplice, sia a livello fisico che, conseguentemente, di risultati, alla luce delle recenti importanti sconfitte contro Bologna e Milan.

Come se non bastasse, poi, Inzaghi, nella gara di domani, posticipata rispetto ad oggi a causa dei funerali del Papa, dovrà fare fronte a numerose assenze dovute a dei problemi disciplinari.

Bastoni e Mkhitaryan, per dirne due, non ci saranno perché squalificati e, per questo, il tecnico piacentino sembra intenzionato a rimpiazzarli rispettivamente con Carlos Augusto e Frattesi.

Sarà proprio il brasiliano a prendere posto come braccetto, lasciando Darmian sulla fascia destra, dove, probabilmente, dovrà contrastare le iniziative di Angelino, cliente sicuramente ostico.

Per il resto, poche novità nell’undici dell’Inter, se si trascura l’inserimento l’avvicendamento tra Taremi, piaciuto molto poco in Coppa, e Correa, preferito all’ancora acciaccato Thuram, il quale dovrebbe essere al meglio per la sfida di Champions.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Carlos Augusto; Darmian, Frattesi, Calhanoglu, Barella, Dimarco; Correa, Lautaro Martinez.

Qui Roma

L’ipotesi paventata ieri sembra essersi rivelata corretta solo a metà: il modulo scelto da Ranieri sembrerebbe veramente essere il 3-5-2, ma Shomurodov non dovrebbe figurare tra i titolari della Roma.

Claudio, difatti, dovrebbe optare per un centrocampo di sostanza formato da Cristante, Koné e Paredes, affiancati da Angelino a sinistra e Saelemaekers a destra.

Dietro a loro, invece, poche invenzioni, con Celik che ha definitivamente riguadagnato il suo posto da titolare nel sempre più escluso Hummels, ormai probabilmente già con la testa al suo post-carriera.

Davanti, invece il tecnico di Testaccio potrebbe affidarsi a Soulé in veste di seconda punta, suggeritore di Dovbyk, schierato al suo fianco o, più probabilmente, davanti a lui.

ROMA (3-5-2): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Paredes, Koné, Cristante, Angelino; Soulé; Dovbyk.

Dove vedere Inter – Roma

Come tutte le partite di Serie A, la gara delle 15 di domani sarà visibile su DAZN.

Foto: facebook AS Roma.