Juve, I bianconeri vincono col brivido con un Lecce combattivo e conquistano momentaneamente il terzo posto: le pagelle del match.
La Juventus di Igor Tudor centra la seconda vittoria consecutiva e lo fa davanti al proprio pubblico, piegando un Lecce combattivo ma troppo timido nei primi 45 minuti.
Finisce 2-1 all’Allianz Stadium grazie alle reti di Koopmeiners e Yildiz, entrambe su assist di un ispirato Vlahovic.
Il gol nel finale di Baschirotto riaccende le speranze salentine, ma non basta per cambiare il destino del match.
I bianconeri, almeno per una notte, si godono il terzo posto in classifica, in attesa dello scontro diretto tra Atalanta e Bologna.
Juve, vittoria col brivido con il Lecce: un primo tempo dominato dai bianconeri
Tudor conferma l’assetto vincente, con Koopmeiners e Yildiz alle spalle di Vlahovic e Gonzalez di nuovo titolare a tutta fascia.
La partenza è da urlo: dopo appena due minuti, Vlahovic pesca Koopmeiners, che con un sinistro preciso firma l’1-0.
Il Lecce risponde con coraggio, sfiorando il pareggio con Krstovic, sfortunato nel colpire un palo clamoroso.
La Juventus domina il campo, produce gioco e palle gol.
Veiga, Yildiz e lo stesso Koopmeiners ci provano, ma è solo al 34’ che arriva il raddoppio.
Thuram lancia Vlahovic in transizione, il serbo premia l’inserimento di Yildiz che, con freddezza, insacca il 2-0.
Prima dell’intervallo, ancora un paio di occasioni ghiotte per Vlahovic, ma Falcone evita il tracollo.
Juve, vittoria col brivido con il Lecce: ripresa sottotono e finale da cardiopalma
Il secondo tempo racconta un’altra partita.
Il Lecce, obbligato a reagire, alza il baricentro e costringe la Juve ad arretrare.
I bianconeri iniziano a perdere brillantezza, e solo un attento Di Gregorio salva su un paio di ripartenze pericolose.
Cambiaso sfiora il tris con un mancino a giro, ma Falcone è ancora decisivo.
Nel finale, l’errore di Thuram regala a Rebic la palla del 2-1, ma Di Gregorio è provvidenziale.
Sul successivo calcio piazzato, all’87’, Baschirotto svetta e accorcia le distanze.
Gli ultimi minuti sono palpitanti, ma la Juventus regge e porta a casa tre punti pesantissimi.
Juve, vittoria col brivido con il Lecce: Tudor sorride, per i salentini reazione arrivata troppo tardi
Igor Tudor può sorridere per il settimo punto conquistato in tre gare, ma non può abbassare la guardia.
La Juve ha mostrato organizzazione ed idee contro il Lecce, ma il calo nella ripresa e il brivido finale sono segnali che non vanno sottovalutati.
L’identità si sta formando, e la mano del tecnico croato è già visibile, ma serve maggiore freddezza per chiudere le partite prima e non rischiare inutilmente.
Il Lecce di Giampaolo torna a casa a mani vuote, ma con la consapevolezza di aver tenuto testa a una squadra più attrezzata.
Buona la reazione nella ripresa, anche se l’approccio troppo timido inizialmente ha compromesso tutto.
Krstovic è l’ultimo ad arrendersi, così come Baschirotto, autore del gol della speranza.
Meno brillanti i nuovi entrati e una retroguardia spesso in difficoltà sugli inserimenti centrali bianconeri.
Nella prossima giornata la Juventus sarà di scena al Tardini contro il Parma, in un match delicato ma alla portata per dare continuità ai risultati.
Il Lecce invece ospiterà il Como in uno scontro diretto per la salvezza: vietato sbagliare.
Le pagelle del match
JUVENTUS:
Di Gregorio 6.5 – Provvidenziale in alcune situazioni, come la parata su Krstovic e su Rebic nel finale. Sicuro nelle uscite, non può nulla sul gol di Baschirotto. Prestazione complessivamente positiva, nonostante qualche incertezza iniziale.
Kalulu 6.5 – Buona prestazione, soprattutto in fase difensiva. Sostiene bene la difesa senza correre rischi e, pur non brillando in fase offensiva, svolge il suo compito con ordine.
Veiga 6.5 – Sempre concentrato e aggressivo, è una presenza costante in difesa. Ha qualche difficoltà nel primo tempo contro Krstovic, ma nel complesso gioca con solidità, limitando al massimo le incursioni avversarie.
Kelly 6 – Cresce in continuità e trova anche qualche buona occasione offensiva. Tuttavia, si perde su Baschirotto in occasione del gol che riapre la partita.
Nico Gonzalez 6 – Una serata per l’argentino dove in realtà non è che spicchi per intraprendenza, ma comunque alla fine si limita a fare il suo in una partita dominata dai bianconeri. Senza guizzi.
(dal 77′ Conceicao 5.5 – certo che se vuole conquistarsi un posto da titolare deve impegnarsi un po’ di più di quanto visto stasera in questo scorcio di partita che gli regala Tudor).
Locatelli 6.5 – Sempre al centro del gioco, con le sue sventagliate precise ed il suo contributo in fase di impostazione. Guida la manovra bianconera con eleganza, pur non brillando nella finalizzazione.
Thuram 7 – La sua presenza imponente in mezzo al campo si sente eccome. Un muro quando c’è bisogno di chiudere gli spazi, ma abile a sgusciare via sulla trequarti quando serve sfruttare le ripartenze. E su una di queste nasce il gol di Yildiz. Tuttofare prezioso, anche se quell’errore che lancia Rebic nel finale non deve farlo uno come lui.
McKennie 6 – Relegato a sinistra, non riesce a esprimersi al meglio. Gioca con buona intensità ma non incide particolarmente.
(dal 66′ Cambiaso 5.5 – Ha voglia di mettersi in mostra, ma non riesce a concretizzare le occasioni. Anche in difesa, su Baschirotto, ha responsabilità sul gol subito).
Koopmeiners 7 – Non è una partita memorabile, ma è una partita in linea con il Koopmeiners dell’anno scorso. Forte, dentro, subito. Goal. Non sembra rinato, sembra tornato. E alla Juve questo Koop può fare totalmente la differenza.
(dal 67′ Weah 5.5 – Non ha l’impatto sperato, diventando troppo timoroso nella gestione della palla).
Yildiz 7.5 – Gol splendido e prestazione ricca di giocate incisive. Sfiora il capolavoro, si fa notare per la sua capacità di dialogare con i compagni e per l’efficacia delle sue giocate. Ha bisogno di continuità, ma oggi è stato uno dei migliori in campo. (Dal 91′ Savona S.V.).
Vlahovic 7 – Assist a Koopmeiners e Yildiz, tanti tentativi mancati, come spesso gli capita, però è molto più nel vivo del gioco rispetto a prima. Ed è un bene per il serbo, e la Juventus. Un primo vero passo verso una possibile “guarigione”?
(dal 67′ Kolo Muani 5.5 – non un ingresso memorabile il suo, è vero che la Juve è in controllo ma ci si aspetta sempre qualcosa a uno come lui).
Allenatore Tudor 6.5 – La squadra è solida e ben organizzata, soprattutto fino a quando non si complica nel finale. Il suo lavoro è evidente e la Juve risponde positivamente alla sua guida, anche se qualche errore nel finale complica la gara.
LECCE:
Falcone 6,5 – Se il Lecce se la gioca fino all’ultimo secondo è soprattutto grazie ai suoi interventi sparsi lungo tutta la partita.
Baschirotto 6 – Colpevole, nelle intenzioni e nei mancati interventi. Il Lecce capitola anche per colpa del suo capitano, che non riesce a mantenere tutto a galla. Ci riprova con quel gol nel finale.
Riapre la partita con un’incornata che vale il secondo gol consecutivo: l’ultimo a mollare.
Gaspar 5 – Si perde Koopmeiners in occasione dell’1-0 ed esce a vuoto in uno dei triangoli bianconeri che portano al 2-0. Prestazione da dimenticare.
Jean sv – In bocca al lupo: l’infortunio è davvero brutto, la speranza è che sia meno grave del previsto. Pare vana.
(dall’11’ Tiago Gabriel 6 – Entra a freddo, con tutto da perdere, e alla fine sapete cosa? Convince. Bene).
Veiga D. 5 – Pochezza di spirito d’intraprendenza. Può dare una mano a questo Lecce senza luna, e invece spesso sceglie di imbattersi in situazioni solitarie. Inutili.
(dal 77′ Helgason sv)
Coulibaly 5 – Altro grosso assente tra le fila salentine: il succo è che la palla, da lui, praticamente non passa mai.
Pierret 6 – Rispetto ad altri, almeno ha alzato la testa e ha iniziato a giocare. Più coraggio e forse pure più incoscienza. Tutto sommato, niente male.
Gallo 5 – Ha una grana per tutta la partita e non riesce mai ad affrontarla con la giusta personalità. Schiacciato, Gallo, allo Stadium.
(dal 46′ Sala 6 – Senza infamia e senza lode, a dare quel che aveva. Non ha cambiato le sorti della sua squadra, comunque).
Pierotti 5.5 – Parte bene, poi si perde. E Giampaolo lo cambia, nonostante fosse l’unico con un cambio di passo nel motore.
(dal 56′ N’Dri 5.5 – Entra il numero 10 e il Lecce comunque non si scuote. Poco da fare)
Krstovic 6 – Il migliore dei suoi. Per intraprendenza, per qualità, per le occasioni estemporanee che crea e si crea. Cambio strano? Motivi fisici, alla base.
(dal 46′ Rebic 5 – Altro che l’andata. E’ stato un ingresso scialbo, di poco conto. Quasi dannoso, con l’occasione finale sprecata)
Tete Morente 5 – Difficile da commentare, la sua prestazione. Soprattutto nel carattere, nell’attitudine, in quello che avrebbe potuto dare e invece proprio non riesce a fare. Un peccato.
Allenatore Giampaolo 5 – Le sue scelte non pagano. Il Lecce viene dominato nel primo tempo, con poca reazione e troppa sofferenza. Nella ripresa, il Lecce dà qualche segno di vita, ma la difesa è troppo fragile.
Il tabellino della gara
Reti: 2′ Koopmeiners (J), 34′ Yildiz (J), 42′ st Baschirotto (L).
Juventus: Di Gregorio; Kalulu, Renato Veiga, Kelly; N. Gonzalez (31′ st Conceicao), Locatelli, K. Thuram, McKennie (22′ st Cambiaso); Koopmeiners (22′ st Weah), Yildiz (46′ st Savona); Vlahovic (22′ st Kolo Muani).
A disposizione: Pinsoglio, Daffara, Alberto Costa, Rouhi, Douglas Luiz.
Allenatore: Igor Tudor.
Lecce: Falcone; Jean (11′ Gabriel), Gaspar, Baschirotto; Danilo Veiga (32′ st Helgason), Coulibaly, Pierret, Gallo; Pierotti (11′ st N’dri), Tete Morente; Krstovic (1′ st Rebic).
A disposizione: Früchtl, Samooja, Guilbert, Sala, Berisha, Rafia, Ramadani, Banda, Kaba, Burnete, Karlsson .
Allenatore: Marco Giampaolo.
Arbitro: Zufferli.
Ammoniti: Tete Morente (L).
Foto: Instagram Juventus.