Dopo l’esonero di Leonardo Semplici la Sampdoria si affida al suo passato per evitare la Serie C. Chico Evani in panchina, Lombardo come suo vice, e Roberto Mancini supervisore dell’area tecnica.
La stagione della Sampdoria era partita con ben altre intenzioni. Dopo il restyling societario, i doriani avevano affidato la panchina ad Andrea Pirlo.
Il “Maestro” aveva visto a Genova l’opportunità di rilanciarsi, in seguito all’esperienza fallimentare alla Juventus, ma le cose non sono andate come sperato. La panchina è stata poi affidata ad Andrea Sottil, anche lui sollevato dall’incarico.
Dopo Sottil, Manfredi ha dato la panchina a Leonardo Semplici. L’ex Sampdoria e Cagliari è rimasto allenatore da dicembre sino alla giornata di ieri. Il bottino recita infatti 15 punti in 16 partite, e diciottesimo posto in classifica.
Troppi pochi punti per poter sperare di salvarsi, e questo ha portato il presidente ad affidarsi ad una scelta di cuore. Inizialmente l’idea era quella di affidare la panchina a Giuseppe Iachini. L’ex allenatore del Palermo tuttavia si è dimostrato restio ad accettare un contratto a breve tempo, complice anche una situazione instabile.
Ecco quindi la svolta: un tuffo nel passato nel tentativo di risollevare l’umore di una piazza abituata a ben altri palcoscenici.
Tornano al Luigi Ferraris Roberto Mancini, Alberico Evani e Attilio Lombardo. I tre avevano già collaborato in nazionale, ma questa volta i ruoli saranno in parte invertiti.
Alberico Evani sarà l’allenatore, Attilio Lombardo il suo vice. Un ruolo più amministrativo invece per Roberto Mancini, che sarà il supervisore dell’area tecnica.
In nazionale invece, Mancini era ovviamente il C.T. con Evani come suo vice e Lombardo da assistente tecnico. Oggi Chico Evani dirigerà il primo allenamento a Bogliasco. Dopo la sconfitta con lo Spezia infatti, sono arrivate diverse minacce all’indirizzo della squadra, che non è rientrata a Genova.
Sampdoria, ci sono tutti, eppure manca qualcuno
La scelta di cuore di Manfredi punta a dare una scossa soprattutto emotiva all’ambiente. Il tentativo è chiaramente quello di ricompattare al più presto l’ambiente, e farlo tramite uomini simbolo.
Mancini e Lombardo infatti hanno fatto parte della squadra che nel 1991 ha vinto uno storico scudetto. I due, assieme ad Evani hanno risollevato anche la Nazionale, portandola al trionfo all’Europeo.
Certamente infatti va riconosciuto a Mancini e al suo staff il merito di aver formato un gruppo compatto, di amici, prima che di compagni di squadra.
Eppure, a proposito di amici, di fratelli, in questa Sampdoria, a Roberto Mancini manca qualcuno. Lo scudetto 1991 infatti è arrivato, sì grazie ai gol di Roberto Mancini, ma anche e soprattutto grazie ai gol di Gianluca Vialli.
Oggi purtroppo Vialli non c’è più, altrimenti, non si sarebbe mai tirato indietro davanti ad una richiesta di aiuto della sua Sampdoria.
Pochi anni fa, in Argentina, nel Superclàsico tra Boca e River, un pallone ha rimbalzato sulla linea di porta, e incredibilmente non è entrato, prendendo un effetto stranissimo.
Molti hanno parlato, di qualcuno da lassù, che stesse soffiando sul pallone, per spingerlo fuori. Oggi la speranza dei tifosi della Sampdoria è la stessa, che qualcuno da lassù, tenga la squadra in alto, salvandola dalla Serie C.