In casa Sampdoria sta per iniziare l’era di Iachini e Mancini per sventare l’incubo Serie C: ecco come potrebbero giocare i blucerchiati nelle prossime partite
32 punti in campionato, diciottesimo posto in classifica e un incubo chiamato “Serie C” sempre più vicino: la Sampdoria, dopo la sconfitta rimediata sul campo dello Spezia, ha deciso che c’è bisogno di una rivoluzione netta in vista delle ultime 6 partite di campionato.
E la rivoluzione sarà affidata a due grandi nomi del passato: Beppe Iachini e Roberto Mancini. Il primo, stando alle ultime notizie, prenderà il posto di Leonardo Semplici – che ha conquistato appena 15 punti in 16 partite – sulla panchina blucerchiata, tornando a Genova dopo 13 anni.
Il secondo, invece, dopo aver rifiutato il posto di allenatore, sarebbe pronto a ricoprire un ruolo di spicco all’interno dell’area tecnica del club, cercando di dare una mano alla squadra in cui ha giocato per ben 15 anni.
Cosa manca per la firma di Iachini con la Sampdoria
La firma di Iachini non è ancora arrivata a causa di alcuni dettagli contrattuali da sistemare, ma il suo arrivo sulla panchina della Sampdoria sembra ormai una formalità.
Un segnale indiretto è arrivato dalla Salernitana, che ha ufficializzato l’ingaggio di Pasquale Marino – in lizza proprio con Iachini – al posto di Roberto Breda. L’ipotesi sul tavolo è un accordo fino al termine della stagione, con un’opzione per il rinnovo in caso di salvezza.
Resta però da definire anche la risoluzione con Leonardo Semplici e il suo staff, che al momento sono ancora al loro posto.
Come giocherebbe la Sampdoria con Iachini in panchina?
Come primo intervento, Iachini, con ogni probabilità, riporterà la Sampdoria ad allenarsi a Bogliasco, nel tentativo di restituire serenità a un gruppo visibilmente scosso e provato che sta subendo anche le minacce dei propri tifosi.
Attualmente la squadra, infatti, si trova in ritiro a Coverciano, decisione presa dopo le intimidazioni ricevute nella notte al centro sportivo “Mugnaini”.
Dal punto di vista tattico, invece, ci si potrebbe aspettare una squadra organizzata, compatta e molto attenta alla fase difensiva, con un forte spirito di sacrificio e una grande intensità.
Il possibile modulo
Iachini ha spesso adottato il 3-5-2 come modulo base, ma ha anche usato il 4-3-1-2 o il 3-4-1-2, a seconda del materiale a disposizione. Alla Samp, in ogni caso, è probabile che potrebbe decidere di tornare al 3-5-2, che garantirebbe equilibrio e copertura alla squadra.
La fase difensiva
Per quanto riguarda la fase a difensiva Iachini, come abbiamo detto, potrebbe optare per una linea di difesa a tre molto solida, con i braccetti pronti ad uscire alti sull’uomo.
A centrocampo, invece, potrebbe puntare su un mix di fisicità e tecnica, con l’obiettivo di dare una mano in copertura e di rilanciare velocemente l’azione.
La fase offensiva
Per quanto riguarda la fase offensiva, invece, ci si potrebbe aspettare una ricerca continua della verticalità: poche costruzioni elaborate, puntando piuttosto a risalire velocemente il campo.
In attacco, probabilmente, Iachini potrebbe puntare su due punte mobili (o una più fisica e una più tecnica). Grande importanza potrebbero ricoprirla gli inserimenti dei centrocampisti, soprattutto delle mezzali.
Con Iachini la Samp diventerebbe, quindi, una squadra più “operaia”, difficile da affrontare, orientata al risultato e al sacrificio più che alla bellezza del gioco, ovvero tutte le qualità che servono ai blucerchiati per sventare un’ipotesi che, a inizio anno, sembrava impossibile anche solo da immaginare.