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Soulé e Pellegrini, ci siamo quasi: come Ranieri li ha recuperati

Soulé e Pellegrini, quasi recuperati.

Gol di Soulé e bella prestazione di Pellegrini: Ranieri è quasi riuscito a recuperare del tutto i suoi due fantasisti dopo il brutto avvio di stagione.

“Lazzaro, alzati e cammina” diceva Gesù in uno degli episodi più famosi e significativi della Bibbia, praticamente una prefigurazione del destino che attendeva il protagonista dell’opera, qui intento a resuscitare suo cugino, morto da qualche giorno.

Nonostante il paragone sia un tantino iperbolico, Claudio Ranieri, arrivati al venticinquesimo atto della sua terza esperienza sulla panchina della Roma, sta assumendo sempre più le fattezze di un vero e proprio redentore giallorosso, capace, piano piano, di risvegliare da un sonno apparentemente eterno tutti i calciatori della sua rosa.

Come già detto nelle “puntate precedenti”, il mister di Testaccio è riuscito a far tornare sui loro livelli molti dei suoi giocatori, permettendo alla luce di Dybala di tornare ad illuminare tutta la squadra, alla saggezza di Hummels di guidare il reparto difensivo e alla freschezza di Baldanzi di creare ogni volta scompiglio.

Oltre a loro, ovviamente, ci sono tanti altri interpreti, i quali, improvvisamente, hanno ritrovato il rendimento mancato loro nella prima metà di stagione, quando, non aiutati da un clima tutt’altro che sereno, avevano deluso alla grande le aspettative.

Ieri sera, nel diluvio di Empoli, è toccato ad altri due “figli” di Ranieri prendersi la scena positivamente, dimostrando, in una giornata comunque campale per tutta la Roma, di essere quasi tornati sui loro livelli.

Finalmente il Soulé

Quando Florent Ghisolfi, dopo numerose settimane di trattative, ha annunciato di aver appena acquistato il più grande dribblatore, numeri alla mano, della scorsa Serie A, Roma, come sempre fa in questi casi, è letteralmente esplosa.

Matias Soulé, difatti, era per tutti un nome molto cool poiché sinonimo di freschezza, allegria e grande divertimento, dovuto, ovviamente, alla bellezza e alla fantasia delle sue giocate, ammirate nella splendida annata con il Frosinone.

C’era grande attesa, dunque, durante le prime giornate, quando l’argentino sembrava dover essere per forza il titolare inamovibile del tridente di DDR, il quale, dopo pochi giorni di allenamento, sembrava già essere molto convinto dalle sue qualità.

Il ragazzo, evidentemente, ha subito tutta la pressione che c’era su di lui e, per i primi due o tre mesi, ha lasciato intravedere ben poco, andando a perdere la titolarità e giocando, sia con Juric’ che anche inizialmente con Ranieri, solo qualche spezzone.

Qualche raggio di “Soulé”, poi, ha iniziato ad intravedersi nella gara casalinga contro l’Eintracht di Francoforte, prima di riversarsi con molta più forza sui giallorossi sottoforma della splendida punizione contro il Parma, valsa tre importantissimi punti.

La gara di ieri, decisa proprio da una sua rete in avvio di gara, non ha, quindi, potuto che certificare il buon momento di forma in cui si trova l’ex calciatore della Juventus, il quale, dopo i primi difficili mesi, sembra aver ritrovato anche il sorriso che lo aveva contraddistinto in Ciociaria.

Probabilmente, al netto di tutte le valutazioni possibili, era proprio questo ciò che mancava a Matias.

Pellegrini, ci sei quasi

Prima della gara di ieri, interrogato come sempre dai giornalisti sull’argomento, con invidiabile serenità Claudio Ranieri si è detto tranquillo riguardo al percorso di crescita che Lorenzo Pellegrini sta portando avanti in questi mesi, arrivati dopo un periodo molto turbolento.

Gare come quella di ieri, in cui il capitano giallorosso è risultato sicuramente fra i migliori in campionato, non possono che essere, allora, delle ottime notizie in questo senso, se è vero che l’obiettivo, neanche troppo velato, del mister testaccino è quello di reintegrare il numero 7 nei ranghi dei titolari il prima possibile.

Secondo lui, infatti, ma anche secondo molti altri, Pellegrini dispone di alcune qualità non indifferenti e assai rare in tutto il panorama del campionato italiano e, proprio per questo, tenerlo in panchina, alla lunga, potrebbe diventare uno spreco.

Lorenzo, dal canto suo, non vede l’ora di tornare a riguadagnarsi la maglia da titolare che ad inizio anno sembrava scontata e, senza dubbio, stanno arrivando tanti segnali positivi, aldilà dello spazio non eccessivo che il proprio allenatore gli sta fornendo.

Quest’ultimo, però, adotta questa strategia semplicemente perché non vuole forzare le tappe: il capitano porta ancora i segni di troppe ferite e ributtarlo all’improvviso nella mischia, soprattutto in un momento in cui tutto sta girando fin troppo bene per la Roma, potrebbe risultare assai controproducente.

Al contrario, la cura paziente e calibrata scelta dal “dottor” Ranieri sta portando i suoi frutti e, da persona intelligente quale è, Pellegrini la sta accettando senza troppe polemiche, conscio di star percorrendo la “diritta via”.

Foto: facebook AS Roma.

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