Il Torino di Vanoli batte il Milan 2-1, decisivo il clamoroso malinteso tra Maignan e Thiaw: i rossoneri frenano nella corsa Champions
Torino 2 – 1 Milan: altra batosta per Conceicao
Con gli stop pomeridiani di Bologna e Lazio, il Milan doveva approfittare e agguantare assolutamente un risultato positivo contro il Toro per dare un chiaro segnalo in vista della corsa alla qualificazione in Champions.
Risposta che, però, non arriva anzi, la prestazione di oggi è destinata ad aggravare una situazione che già si era complicata qualche giorno fa con l’eliminazione in UCL dal Feyenoord.
Il Diavolo questa sera perde una bella occasione e lo fa in maniera pessima, con il primo gol regalato in maniera goffa con Maignan che esce dalla propria area di rigore in anticipo su una palla lunga e calcia il pallone proprio addosso a Thiaw che indirizza la palla in rete.
Oltre all’autogol arriva anche l’errore dagli 11 metri, Pulisic si lascia ipnotizzare da Milinkovic-Savic che si conferma un grande para rigori (4/4 neutralizzati questa stagione in Serie A).
Nella ripresa il Milan ha la forza di alzare la testa e il ritmo del palleggio, trova così il gol del pareggio con il solito Reijnders.
Gioia che dura pochissimo visto che il Torino due minuti dopo realizza immediatamente il gol del 2-1 con il subentrato Gineitis, approfittando in maniera lesta ed astuta di una punizione battuta senza che i giocatori rossoneri se ne accorgessero.
La poca concretezza in zona pericolosa e le belle parate del serbo granata spengono le speranze della squadra di Conceicao.
Toro super, Milan in crisi?
Le recenti prestazioni del Torino stanno forse passando inosservate ma la squadra di Vanoli ha trovato la quadra giusta per girare al meglio, anche senza il pezzo pregiato lì davanati, Duvan Zapata.
Il tandem offensivo Sanabria-Adams ha creato parecchi problemi oggi alla difesa rossonera, lasciando ben pochi punti di riferimento e anche la trequarti di qualità con Vlasic, Lazaro ed Elmas ha permesso una manovra pulita ed efficace.
Il duo Ricci-Casadei in mediana, inoltre, sta iniziando a prendere forma perfezionando un’intesa che magari potrà essere utile anche alla Nazionale in futuro.
Per il Milan, invece, tutto sembra andar male, a partire dagli episodi sempre parecchio sfortunati (l’autogol di oggi ne è la prova) fino ad arrivare al gioco espresso.
Il reparto offensivo sembra solo un insieme di grandi nomi che non riescono ad amalgamarsi l’uno con l’altro e spesso è necessario privarsi di uno dei quattro lì davanti per trovare equilibrio e compattezza.
Il quarto posto ora rimane il vero obiettivo della stagione oltre alla Coppa Italia ma è necessario un cambiamento di mentalità per proseguire una stagione molto complicata come questa.
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