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Roma, notti di Joya: giallorossi agli ottavi

La Joya manda il Porto all'inferno e la Roma in paradiso

La doppietta della Joya manda la Roma in paradiso. I giallorossi battono il Porto e accedono agli ottavi. Oggi alle 12: 00 scopriranno i propri avversari.

Dopo il pari dell’andata la Roma allo Stadio Olimpico batte il Porto per 3-2. Partita complicata, in salita dopo 27 minuti, dopo il gol di Samu Aghehowa.

Nei 12 minuti successivi però sale in cattedra Paulo Dybala, decisivo per ribaltare il risultato. L’argentino nella gara di andata era stato costretto ad abbandonare il campo prima della fine del primo tempo.

Una brutta contusione, che ne metteva a rischio la presenza nella gara di ieri. Il numero 21 tuttavia è riuscito a recuperare e come spesso accaduto nel corso della sua esperienza giallorossa è stato decisivo.

Con la doppietta di ieri infatti, l’ex Juventus ha raggiunto quota 42 gol in maglia giallorossa. Più del doppio di qualsiasi altro giocatore a Trigoria nello stesso arco di tempo.

Un dato importante che certifica la qualità di un giocatore troppo spesso criticato e di cui in più di un occasione si è sottovalutata l’importanza.

Certamente i diversi infortuni rimediati nel corso degli anni hanno reso complicato fare affidamento sul suo talento. Troppo spesso assente in partite importanti, altre volte non in condizione di poterle terminare, dando la propria disponibilità per soli 30 minuti.

Più di una volta è successo durante la gestione Mourinho, spesso con Juric, quasi mai sotto Claudio Ranieri. Dall’arrivo dell’allenatore romano, Paulo Dybala ha ritrovato la forma dei tempi migliori, risultando spesso e volentieri decisivo.

Roma, notti di Joya

La prestazione di ieri sera certifica in tal senso la condizione dell’argentino. Sono bastati 4 minuti al numero 21 per caricarsi la squadra sulle spalle.

Una doppietta bellissima, la prima rete arriva con una conclusione di esterno dopo una buona triangolazione con Shomurodov.

La seconda invece, è il marchio di fabbrica del talento giallorosso. Piattone sinistro, potente, circondato da maglie avversarie, che non impediscono all’argentino di trovare la porta.

Sul finale del primo tempo la Joya sfiora anche l’assist con un gran cross che arriva perfetto sulla testa di Mancini. Nella seconda frazione un pizzico di imprecisione nega alla Joya la tripletta. Nulla però gli impedisce di ricevere la meritata standing ovation al momento della sua uscita dal campo.

Dybala non aveva mai segnato in Europa League in questa stagione, per sbloccarsi ha scelto la notte più importante.

Dopo il no all’Arabia Saudita l’argentino si conferma sempre di più un leader tecnico e caratteriale, e il rinnovo è la giusta ricompensa.

Un numero 21 che forse inizia a stare stretto a Paulo Dybala, il cui talento senza eguali è ormai sempre più raro. Un singolo tocco, quanto basta ad illuminare la capitale, privata forse troppo a lungo della luce di un numero 10.

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