Nella gara di andata di Champions League tra Club Bruges ed Atalanta vincono i belgi per 2-1 con un rigore al 94′ molto contestato.
Il Club Bruges beffa la Dea e vince la gara di andata di Champions League per 2-1, a seguire le pagelle degli uomini di Gasperini:
Le pagelle della Dea contro il Club Bruges:
Rui Patricio 6 – spesso sollecitato nella prima parte di gara, non può nulla sulla staffilata di Jungla e sul rigore finale di Nilsson.
Posch 4.5 – non riesce ad arginare Jutgla in nessuna occasione palesando molte difficoltà, dal 71′ Toloi 5.5 – qualche errore in impostazione.
Hien 5.5 – arranca molto nella prima mezz’ora ma migliora nella ripresa anche se è lui a concedere il rigore finale al Bruges.
Djmsiti 6 – concentrato, disputa una prova sufficiente.
Bellanova 5.5 – molto meglio in fase offensiva che difensiva, dal 63′ Cuadrado 6.5 – fa bene sull’out di destra: elettrico.
De Roon 5.5 – fatica ad entrare in partita e soffre la pressione alta avversaria, nella ripresa perde due palle velenose in uscita.
Ederson 5 – sfiancato dal pressing del Bruges dimostra poca lucidità e non ritrova la bussola per tutto il match.
Zappacosta 7 – il migliore tra le file nerazzurre: sfiora in più occasioni la rete e serve l’assist del momentaneo pareggio di Pasalic, dall’86’ Palestra – S.V.
Pasalic 6.5 – bel gol di testa con tempismo perfetto, per il resto fatica come i suoi compagni, dal 63′ Samardzic 5.5 – ha subito una chance e la spara fuori.
De Ketelaere 6.5 – mette in mostra la sua tecnica facendo succedere sempre qualcosa dai suoi piedi ma non riesce ad incidere personalmente contro la sua ex squadra.
Retegui 5.5 – serata complicata in cui lotta ma non punge, nel secondo tempo non viene abbastanza servito, dal 71′ Brescianini 6 – gioca al posto di Retegui come prima punta.
La pagella del tecnico:
All. Gasperini 5.5 – gara difficile in cui subisce il pressing belga e prova ad invertire di posizione alcune sue pedine per ritrovare lucidità dopo una brutta prima mezz’ora; dopo il pari dei suoi fatica di nuovo nel secondo tempo prima di scoppiare di rabbia per il rigore, molto dubbio, concesso al 94′ al Bruges.