Walter Sabatini è tornato a parlare del miracolo salvezza della Salernitana nella stagione 2021/2022 a Doppio Passo Podcast.
In esclusiva per Calcio-sport.com, come dichiarato a Doppio Passo Podcast, Walter Sabatini ha parlato di come ha vissuto la salvezza della Salernitana:
“Fu una cosa straordinaria e non dovuta solamente a me ma a Nicola che era l’allenatore e a un gruppo di ragazzi straordinari ed eccezionali nei comportamenti.
Sono stato lì da gennaio a giugno e non ho mai parlato in quei mesi di Serie B e non volevo che neanche si nominasse la Serie B.
Quindi da noi non si è mai parlato di Serie B nonostante eravamo già praticamente virtualmente retrocessi e io l’ho proprio esclusa da qualsiasi ragionamento, non volevo che i calciatori pensassero che esisteva quella possibilità.
Volevo che pensassero solo alla Serie A e alla fine siamo riusciti a salvarci anche con un po’ di fortuna, ma il calcio senza fortuna non esisterebbe”
Ripercorriamo quella stagione che si è conclusa con la salvezza della Salernitana.
L’incredibile salvezza della Salernitana
10 Maggio 2021, a Salernitana torna in Serie A dopo 22 anni, ma l’entusiasmo della promozione si mischia con la preoccupazione per questioni societarie.
Claudio Lotito deve cedere la squadra granata entro il 31 dicembre e non è affatto semplice trovare un acquirente.
I tifosi hanno paura di un altro fallimento e la possibilità di retrocedere nelle serie minori è alta.
Anche sul campo la Salernitana fa fatica, con cinque sconfitte su cinque e con Ribery, acquisto copertina dell’estate che non è più quello di Monaco.
Dopo aver accumulato appena quattro punti nelle prime otto, Castori viene sostituito con Stefano Colantuono che non riesce a cambiare l’inerzia della stagione.
Il 31 dicembre Danilo Iervolino diventa presidente delle Salernitana, salvandola dall’incubo di un esclusione dal campionato.
L’arrivo di Sabatini alla Salernitana
Il patron contatta subito il DS Walter Sabatini, al quale si affida totalmente nel corso del calciomercato invernale.
Arrivano Sepe, Dragusin, Fazio, Mazzocchi, Ederson, Verdi, Bohinen, Radovanovic, Mousset, Mikael e Perotti, rivoluzionando la rosa.
Quasi tutti rendono alla grande e con l’arrivo di Davide Nicola qualcosa sembra cambiare già con il pareggio al debutto contro il Milan.
La squadra campana poi torna nella mediocrità dei mesi precedenti, fino al mese di aprile.
La Salernitana alla 32esima giornata si trovava a -9 dalla salvezza ma con due partite da recuperare causa covid.
Dal 16 al 24 aprile cambia tutto con la squadra di Nicola che batte Samp, Udinese nel recupero e Fiorentina in casa.
I tifosi iniziano a crederci, ora la salvezza è a soli tre punti e i granata devono recuperare la sfida col Venezia che sarà decisiva.
Prima però c’è da giocare una partita proibitiva a Bergamo in cui la Salernitana si fa pareggiare all’ultimo da Pasalic, la rete dei granata per la cronaca viene segnata da Ederson che poi diventerà atalantino qualche mese dopo.
Lo scontro diretto col Venezia viene vinto 2-1 e la partita decisiva adesso diventa quella contro il Cagliari, sempre all’Arechi.
La Salernitana passa in vantaggio con Verdi su rigore, ma viene raggiunta all’ultimo secondo dal colpo di testa di Altare.
Nella penultima giornata i granata giocano in Toscana contro l’Empoli, risultato 1-1, al 79esimo c’è un calcio di rigore per la Salernitana.
Se segna sono salvi, siccome il Cagliari perderà con l’Inter poi, sul dischetto va Perotti, acquistato proprio per calciare i rigori, apre il piattone ma Vicario para.
Sembra essere una maledizione questa salvezza, anche se il destino è ancora nelle mani degli uomini di Nicola.
L’ultima giornata, come in un film
Prima dell’ultima giornata i campani sono a 31 punti e il Cagliari a 29, i primi giocano in casa con l’Udinese, i secondi a Venezia.
La situazione al 45esimo è paradossale, la Salernitana è sotto 0-3, e tutto l’Arechi guarda una partita, quella del Cagliari.
Il Venezia si difende alla grande fino all’ultimo mentre la Salernitana subisce anche il quarto gol.
Gli ultimi minuti sono infiniti per gli uomini di Nicola che al fischio finale, accertandosi che l’altra partita sia terminata 0-0 va ad esultare commosso sotto la curva.
La salvezza è realtà, merito dei calciatori, dell’allenatore, della società e di Walter Sabatini, che con la sua genialità ha trasformato un misero 7% in un 100%.
Foto: Instagram Sabatini