Dinamo Zagabria-Milan finisce 2-1 per i padroni di casa. Delusione dunque per il Diavolo che non sfrutta l’occasione per evitare i playoff.
Il Milan esce sconfitto da Zagabria. La squadra di Conceicao si trascina il nervosismo post Parma e perde una partita abbordabilissima.
Tanti errori nel primo tempo indirizzano da subito la gara. Prima Gabbia, che inciampa sul pallone e regala ai padroni di casa il gol del vantaggio.
Poi Musah rimedia due ammonizioni in 10 minuti finendo con il venire espulso. Gli episodi però sorridono quantomeno in parte ai rossoneri.
La Dinamo infatti si vede annullati due gol, uno per un fallo di mano, e uno per un fuorigioco, che evitano al Milan un parziale più pesante.
Anche in occasione del gol del pareggio, il tiro di Pulisic non era irresistibile, ma il portiere non riesce a trattenerla e il pallone scivola alle sue spalle.
Poche azioni dopo tuttavia, la dea bendata volta le spalle al Diavolo. Leao a tu per tu con il portiere, salta l’estremo difensore e l’arbitro indica il dischetto. L’intervento del VAR però nega la gioia al Milan.
Infatti, il portoghese per liberarsi della marcatura del difensore avversario lo ha colpito con un braccio in pieno volto.
Da quel momento in poi, il Milan complice l’inferiorità numerica non riesce a rendersi particolarmente pericoloso e alla fine, dopo otto minuti di recupero, i croati portano i tre punti a casa.
Dinamo Zagabria-Milan: mancata la base del calcio
Ancora una volta durissimo Conceicao nel post-partita. L’allenatore portoghese infatti, ai microfoni di Sky si è soffermato su ciò che è mancato alla sua squadra. A mancare, secondo l’ex Porto è stata proprio la “base” del calcio.
“Nel primo tempo è mancata la base del calcio“. Il calcio è uno sport fatto di duelli, sia offensivi che difensivi, e di aggressività. Come si allena? Dipende dall’orgoglio di ognuno di noi, da quello che uno vuole per la propria carriera. Questa deve essere la base, poi c’è la tattica, il gioco, le dinamiche. Dovevamo entrare più forti, essere più presenti nella partita”.
Il tecnico si è focalizzato dunque su aspetti più tecnici che tattici, mettendo in secondo piano altri aspetti, come la rosa corta, o un arbitraggio, ritenuto non all’altezza.
In casa Milan però, piove sul bagnato. La squadra fatica a trovare continuità, e dal mercato non sembrano arrivare gli innesti necessari. I rossoneri hanno chiaramente bisogno di un centravanti.
Negli ultimi giorni si è parlato di Santiago Giménez del Feyenoord. Ieri tuttavia l’attaccante argentino è uscito dal campo in stampelle. Difficile dunque ipotizzare che il Milan scelga di puntare lo stesso sul centravanti, soprattutto considerando la resistenza degli olandesi.
Olandesi, che presto potrebbero affrontare proprio il Milan. Venerdì alle 12 infatti ci saranno i sorteggi che definiranno il quadro dei playoff.
Per i rossoneri al momento sono due gli avversari possibili. Juventus o Feyenoord. In caso di passaggio agli ottavi, ci sarà l’Inter, in una serie di sfide dal sapore tutto italiano.