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Roma, a Bologna per dare continuità: cosa sta preparando Ranieri

Roma, obiettivo vittoria.

Ora che il livello dell’entusiasmo è tornato molto alto, la Roma non può permettersi di fermare la propria corsa in Emilia.

Immaginarsi un inizio di 2025 più bello per la Roma, al termine di un periodo inaspettatamente tetro come quello trascorso dai giallorossi in questo avvio di stagione, era assai difficile, se è vero che, appena un mese fa, il lavoro di Ranieri appariva complicatissimo.

Ricostruire un’alchimia di squadra, fornendo ai propri calciatori finalmente l’esatta collocazione sul terreno di gioco, ma, soprattutto, riportare la tranquillità e la serenità anche tra i tifosi, era, senza dubbio, una semi mission impossibile, che solo un figlio, o meglio, un padre di Roma poteva portare a termine.

Sor Claudio, da bravo testaccino, al termine del primo ciclo di partite affrontate dalla sua Roma, sembra esserci abbastanza riuscito, se è vero che il derby, vinto con autorevolezza con le due reti nel primo tempo del ritrovato Pellegrini e dell’imprescindibile Saelemaekers, si è concluso con tutta la squadra sotto la curva, a ricevere gli applausi e l’affetto della Sud.

La sensazione, dunque, che si è avuta fortissimamente al termine della gara con la Lazio, rimasta sorpresa da una Roma così aggressiva fin dal primo minuto, è stata che la Lupa abbia finalmente trovato il solco corretto da seguire e che, dopo quattro mesi tribolati, possa dare un senso alla sua stagione, affidandosi all’assetto tattico impostole dal proprio mister.

Nonostante la zona Europa e ancor di più quella Champions siano ancora molto lontane, i giallorossi devono assolutamente credere nel loro raggiungimento, a cui dovranno aggiungere un rinnovato impegno in Europa League e in Coppa Italia, che mai come in questa stagione rischiano di rappresentare un vero e proprio salvagente.

Inutile dire, allora, che la gara di Bologna rappresenta una sfida molto importante per Dybala e compagni.

Una vita (mica tanto) fa

Il 10 novembre dell’anno appena concluso, quasi esattamente due mesi fa, la Roma di Ivan Juric’ raggiungeva l’apice della sua disgrazia, cedendo in casa al Bologna di Italiano in una partita disputata senza alcun tipo di energia mentale, completamente in balia di un ambiente in tumulto.

Basta dire, per certificare questa situazione, che i sostenitori della Curva Sud abbandonarono lo Stadio Olimpico a metà del secondo tempo, dopoché i giallorossi erano già sotto nel punteggio e la situazione, osservando le facce dei calciatori in campo, non sembrava assolutamente destinata a migliorare.

Si concludeva, dunque, dopo appena cinquantatré giorni l’esperienza del tecnico croato nella Capitale, dove non era mai riuscito a farsi amare veramente, sia dai suoi stessi giocatori che dall’ambiente lupacchiotto, il quale, fin da subito, aveva espresso il suo disappunto per l’esonero di uno dei suoi figli prediletti, Daniele De Rossi.

Sembra passata una vita da quella catastrofe, anche se in realtà, osservando il calendario, sono trascorsi appena sessanta giorni, nei quali la Roma, passo dopo passo, grazie al fondamentale aiuto di Claudio Ranieri, ha ritrovato molte delle sue certezze, andando ad aggiustare una classifica che, ad un certo punto, sembrava veramente essersi messa molto male.

Il Bologna, quindi, che è una squadra ben allenata e intelligente nel suo modo di giocare, sa per certo che al Dall’Ara non dovrà assolutamente aspettarsi la banda sconclusionata e stravolta emotivamente che sconfisse all’Olimpico, ma, al contrario, una squadra assai in forma, che non vede l’ora di replicare gli ultimi successi.

Più che all’ultimo scontro, di conseguenza, questo assomiglia al penultimo, ossia quello disputato a Roma ad aprile fra DDR e Motta, nella quale si affrontarono due squadre ambiziose e competitive.

Ovviamente, Ranieri spera che l’epilogo possa essere diverso…

Che Roma vedremo in Emilia

Quando Claudio Ranieri, impassibile a braccia conserte come al solito davanti alla sua panchina, osservando un Roma – Parma abbastanza concluso già a metà della seconda frazione, decise di non operare alcuna sostituzione all’undici che era in campo in quel momento, molti se ne domandarono il perché.

E’ inusuale, infatti, vedere una squadra che, pur vincendo largamente, decida di non sostituire alcun giocatore, ma, alle domande stupite e curiose dei giornalisti, quel 22 dicembre l’esperto testaccino rispose di aver voluto cavalcare l’onda di una squadra che, quel giorno, stava continuando a giocare bene fin dall’inizio della gara.

La verità, detta a mezza bocca da Ranieri, era che il suo intento agendo in quella maniera era evidentemente quello di fare in modo che si venisse a creare dell’amalgama fra i propri calciatori, ancora poveri di conoscenza reciproca a causa dei tanti stravolgimenti subiti nei primi tre mesi.

Ecco, dunque, che già in quella partita, due settimane e mezzo fa, si andava a delineare la Roma convincente sia a Milano che nel derby e che ora, in vista di un altro importante scontro, sale in Emilia quasi da favorita, dopo aver riscoperto la sua qualità e il suo valore.

Il 3-4-2-1 voluto da Claudio, infatti, al netto di qualche minimo cambiamento, è rimasto abbastanza invariato e, per ora, continua ad essere una costante positiva nel percorso di crescita di questa squadra, che, quindi, sembra abbastanza decisa a procedere con questo assetto anche domenica nel passaggio sulla Via Emilia.

Di passaggio, non a caso, si parla: la gara del Dall’Ara deve essere assolutamente un’altra tappa del percorso della Roma, la quale, se vuole dare un senso alla propria annata, non può fermarsi in alcuna maniera.

Foto: instagram AS Roma.

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