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Milan, Allegri bis: ecco come giocherebbero i rossoneri

Se le cose con Fonseca dovessero andare male, il Milan starebbe pensando a Max Allegri: ecco come si trasformerebbero i rossoneri.

Il Milan è reduce da una vittoria sporca a Verona, ma nonostante ciò le critiche a Paulo Fonseca non accennano a placarsi, anzi il nome di Max Allegri si fa sempre più forte.

Allegri ha più volte comunicato di non voler assolutamente prendere una squadra in corso, ma di voler iniziare dalla prossima estate, in questo momento conteso fra alcune squadre estere, Roma e Milan.

Se Paulo Fonseca non dovesse iniziare a ribaltare la baracca, allora la dirigenza rossonera dovrebbe veramente iniziare a prendere in seria considerazione la candidatura del 6 volte vincitore della Serie A.

Milan, come giocherebbe con un ritorno di Allegri?

Come ben sappiamo, il mister livornese non ha un modulo fisso, si adatta molto bene ai giocatori che trova, infatti prevedere il modulo con cui giocherà sarà una missione che sarebbe impossibile anche per Nostradamus.

Invece, quello che possiamo sapere con assoluta certezza, è come giocheranno i rossoneri in seguito ad un eventuale arrivo di Max Allegri.

Si può pensare ad una difesa a 3, ad una invenzione di una difesa a 4, ma la sostanza non cambia; sarebbe una squadra chiaramente che vuole prima non prendere gol e poi farli.

Leao avrebbe un ruolo centrale nella squadra e sarebbe il punto di riferimento da cui fare partire i contropiedi fulminei, inoltre Max ritroverebbe anche un suo grande amico: Alvaro Morata.

Non abbiamo problemi a dire che Morata ha fatto vedere le cose migliori della sua carriera proprio sotto ad Allegri e al Chilo Simeone, dunque un suo ipotetico approdo a Milano non farebbe che piacere al centravanti spagnolo.

Lo schacchiere tattico

Da un mero punto di vista tattico, è ragionevole pensare ad una squadra compatta quando difende, tutti dietro la linea del pallone, specialmente in situazioni di vantaggio, con grandissima attenzione alla fase difensiva.

Sarebbe una squadra che non ha problemi a subire grandi tratti della partita senza la palla( anche con il 30/35% di possesso), ma molto cinica a saper sfruttare le poche occasioni che gli capitano.

La fase offensiva si basa quasi esclusivamente sulla capacità inventiva dei campioni, cercando e richiedendo da loro una giocata per fare scattare un’azione pericolosa.

Così non fosse, allora sarebbe un giro palla sterile, prevedibile e basato su una miriade di cross senza grandi speranze.

Uno dei grandi pregi delle squadre di Allegri sono indubbiamente i calci piazzati: negli anni alla Juventus i bianconeri sono sempre stati al top nella realizzazione da calcio piazzato( questo compito specifico è relegato al secondo di Allegri: Marco Landucci).

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