Rovinando la festa dei rossoneri per il loro centoventicinquesimo anniversario, il Genoa torna da Milano con un punto importante.
L’arrivo di Patrick Vieira sulla panchina del Genoa, arrivato con grande sorpresa dei tifosi e dell’intero panorama calcistico nazionale, non ha ricevuto, in generale, una grande approvazione, visto che la scelta della dirigenza rossoblù è apparsa a molti come una risposta decisa ad una faida in corso con Alberto Gilardino.
La venuta del tecnico francese, quindi, non è stata per niente facile, se è vero, poi, che proprio il nuovo acquisto del Grifone Mario Balotelli in passato aveva avuto dei litigi con il mister transalpino, finendo per deteriorare molto il loro rapporto.
Contro tutto e contro tutti, dunque, l’ex campione della Juventus si è messo a lavorare, allontanando le luci e la confusione del tam-tam mediatico italiano e tentando di isolare la squadra in una bolla, nella quale agire con serenità, compattandosi.
I risultati, dopo le sue prime quattro uscite sulla panchina del Genoa, raccontano di una squadra che, molto lentamente, sta ritrovando una quadra, se è vero che i punti raccolti in questi scontri sono stati 6, in piena linea con l’obiettivo della salvezza.
Un aspetto da far notare, poi, è come il Grifone abbia subito solo due reti durante queste partite, dimostrando una ritrovata solidità difensiva, apparsa assai deteriorata in questo avvio di campionato.
Se è assolutamente legittimo attribuire gran parte del merito ai calciatori rossoblù, è altrettanto giusto evidenziare l’ottimo lavoro del tecnico francese, il quale, variando schemi e moduli, sta iniziando ad intravedere quale possa essere l’assetto giusto per il suo Genoa.
La gara del Genoa a San Siro
Vieira, fin dal suo arrivo a Genova, ha sempre affermato di voler dare alla sua squadra un gioco di stampo offensivo e, ad onor del vero, nelle prime uscite contro Cagliari, Udinese e Torino questo tipo di mentalità si è vista.
I rossoblù, infatti, disponendosi in campo con un prototipo del 4-2-3-1 visto ieri a San Siro, sono riusciti a rendersi pericolosi in numerose occasioni contro queste tre squadre, andando anche a vincere con merito la sfida disputatasi in Friuli.
L’intelligenza del tecnico francese, però, si è messa in luce soprattutto ieri, di fronte all’avversario più forte incontrato finora.
Con molta umiltà, infatti, il Genoa ha accettato di giocare una partita molto difensiva, atta a cercare di non subire gol in alcun modo, compattandosi nella propria metacampo in attesa di reagire agli assalti dei rossoneri di Fonseca.
Quest’ultimo, nella gelida, non solo per il clima, serata di San Siro, si è scervellato alla ricerca di quale potesse essere la chiave per scardinare la strenua resistenza genoana, ma, pur inserendo anche numerosi attaccanti, non è riuscito a trovarla.
Se, dunque, il Grifone è tornato nella città della Lanterna con un importantissimo punto in saccoccia lo deve alla grandissima tenacia difensiva di cui ha dato prova, resistendo senza cedere di un millimetro contro una squadra più forte e, in più, anche in casa.
Un bel pareggio, quindi, di cui Vieira, però, deve anche trovare gli aspetti da migliorare.
Più pericolosità
Come ho detto sopra, il motivo per il quale Vieira è uscito da San Siro indenne sta da ritrovarsi anche e soprattutto nella sua scelta di disputare la gara in maniera molto difensiva, ma, detto questo, è evidente come ciò non potrà sempre bastare.
Il Genoa di ieri sera, infatti, se da un lato è apparso quasi imperforabile difensivamente, non è riuscito mai a rendersi pericoloso, anche a causa dell’isolamento di cui Pinamonti, unica punta schierata, ha sofferto, suo malgrado, fin dall’inizio.
E’, dunque, lapalissiano come, se i rossoblù hanno l’intenzione di scovare un aspetto in cui migliorare in allenamento, questo deve essere obbligatoriamente la pericolosità offensiva, che ieri sera ha rasentato quasi la nullità.
C’è, quindi, del lavoro da fare per Patrick Vieira, il quale, ovviamente, non si è potuto esimere dal dichiararsi contento della sua squadra, meritevole di complimenti, secondo lui, per aver giocato una partita di carattere, contro un avversario molto ostico.
Nonostante condivida le dichiarazioni del mister transalpino, è evidente come lui stesso sappia benissimo, in cuor suo, che il pareggio non riesce a nascondere le difficoltà in attacco dei suoi e, da persona intelligente qual è, avrà già intuito su cosa concentrarsi durante le prossime sedute.
Foto: instagram Genoa FC.