A Como la Roma trova un’altra sconfitta. Dopo due partite positive, i giallorossi ripiombano nel caos. La flop 5 del match.
Delusione giallorossa. Dopo il 3 a 0 contro il Braga la Roma, a Como perde 2 a 0. Due gol, entrambi subiti nel recupero. Un secondo tempo in cui la squadra di Ranieri non è praticamente mai scesa in campo.
Gabrielloni prima e Nico Paz poi, affossano i capitolini, al momento al 12° posto in classifica, ma a solo due punti in più sulla zona retrocessione.
Tanti passi indietro per la Roma, dopo i piccoli passi in avanti compiuti nelle ultime gare. Tante le insufficienze, in una gara deludente, soprattutto per l’atteggiamento in campo.
Roma, la flop 5 del match
5. Evan N’Dicka
Il francese viene schierato al centro della difesa complice l’assenza di Hummels. L’ex Francoforte non gioca una brutta gara, anzi da perno del reparto regge anche bene per buona parte della partita.
Sul finale tuttavia, si perde l’inserimento di Gabrielloni sul primo palo, e il Como trova così la rete dell’1-0, che porta la Roma a sbilanciarsi.
4. Celik
Il turco viene schierato come braccetto di difesa, come terzo a destra. Ci prova, ma non riesce. Fatica a coprire e allo stesso tempo a spingere quando viene schierato a tutta fascia. Se la Roma vuole risalire la classifica ha bisogno di trovare alternative sulla fascia destra e farlo al più presto.
Centrocampo, Paredes è insostituibile, malissimo le Fee
3. Alexis Saelemaekers
Inizia bene la partita con un bel destro al volo, dopo soli 5′. Da lì in poi però il belga sparisce totalmente dal campo. Quasi mai coinvolto dai suoi compagni, e furioso al momento del cambio. Dopo il gol contro il Lecce, brutto match da parte dell’ex Milan.
Al suo posto entra Pellegrini, ma anche lui non riesce a dare seguito a quanto fatto vedere col Braga, e nel giro di tre giorni dimostra che il gol in Europa sembra esser stato frutto del caso.
2. Enzo Le Fèe
Il francese fa rimpiangere fortemente Paredes. Ranieri gli chiede di giocare a due tocchi, lui invece rallenta tantissimo la manovra. A tutto ciò si aggiungono troppi errori, spesso ingenui, e un evidente deficit fisico che l’ex Rennes non riesce ancora a colmare.
L’attacco: Dybala falso nueve bene ma non benissimo, Dovbyk assente
1. Artem Dovbyk
L’ucraino entra in campo a inizio secondo tempo. Ranieri gli chiede di non nascondersi tra i difensori avversari, ma di attaccare la profondità, proprio come faceva in Spagna. Il numero 11 però, continua a non farsi trovare dai suoi compagni, e non aiuta la manovra giallorossa.
Prestazione estremamente deludente per l’ex Girona, su cui adesso iniziano inevitabilmente ad aleggiare i primi dubbi dei tifosi, a fronte dell’investimento oneroso fatto in Estate.
