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Euro 24, il caso-Danimarca: qualificata con tre pareggi

Danimarca agli ottavi con soli 3 pareggi

La Danimarca passa come seconda nel girone C senza mai vincere, 3 punti co tre pareggi: ma come ha fatto a passare?

Minimo sforzo massima resa: bastano 3 pareggi alla Danimarca

Ieri sera, dopo la sorpresa della Francia passata come seconda dietro all’Austria che vincendo si è assicurata il primato e mandato l’Olanda al ripescaggio tra le terze, anche il girone C ha sorpreso.

Se da una parte il primo posto dell’Inghilterra, seppur senza entusiasmare, era prevedibile, la dinamica che ha fatto più scalpore è quella legata al passaggio del turno della Danimarca.

I danesi, infatti, sono riusciti a conquistare la seconda posizione del girone semplicemente totalizzando 3 punti, senza mai vincere ma pareggiando tutti e tre i match contro Slovenia, Inghilterra e Serbia.

A rendere ancora più particolare la qualificazione è il fatto che anche la Slovenia ha chiuso la fase iniziale degli Europei con 3 punti, 3 pareggi e differenza reti tale e quale alla Danimarca (0).

Ma allora perché sono passati i ragazzi di Kasper Hjulmand? A parità di punti e di differenza reti si dovrebbero guardare il numero di cartellini, ma anche sotto questo aspetto regna la parità tra le due nazionali: 6 cartellini gialli ricevuti nelle tre gare.

Ad avere la meglio è stata dunque la Danimarca grazie al ranking ottenuto tramite la fase di qualificazione agli Europei: Danimarca nona e Slovenia quindicesima.

Slovenia che comunque può sorridere dato che passa agli ottavi ripescata come una tra le migliori terze.

Come arriva la Danimarca agli ottavi?

Nonostante la qualificazione in extremis la Danimarca puo’ comunque ritenersi soddisfatta del percorso che l’ha portata a giocarsi la fase ad eliminazione diretta in un palcoscenico prestigioso.

Bisogna considerare comunque che il girone da affrontare non era per nulla agevole, considerando la presenza dell’Inghilterra (tra le favorite del torneo) e le sfide con Serbia e Slovenia che si dimostrano spesso avversarie scomode, molto fisiche e che ti costringono ad un gran dispendio di energie.

La Danimarca ha saputo tenere testa nelle tre sfide grazie alla propria compattezza di un gruppo ben amalgamato che abbina giocatori di esperienza a giovani promesse.

Il ct Kaspar Hjulmand ha puntato sulla costanza, proponendo nelle tre gare sempre lo stesso 11 iniziale (ad eccezione dell’esterno sinistro dove nella prima e terza gara ha giocato Bah e nella seconda Maehle).

Il tecnico si affida al 3-4-2-1 in cui il blocco difensivo Christiensen-Vestergaarg-Andersen è consolidato e guidato alle spalle dall’esperto Schmeichel, la mediana fisica e dinamica con il duo Hjulmand-Hojbierg incaricato a guidare la squadra.

Sulle fasce Kristiansen e Bah garantiscono copertura in fase difensiva e spesso anche ottimi spunti in. fase offensiva, decisivo, tra l’altro, l’assist dell’esterno del Bologna contro l’Inghilterra.

In attacco il trio è composto da Eriksen, vero leader del team libero di agire su tutto il fronte offensivo e di impostare la manovra anche arretrando di qualche metro, affiancato da Hojlund e Wind che fungono da finalizzatori.

Chi incontra i danesi agli ottavi?

Passato il turno i danesi affronteranno la Germania agli ottavi, avversario di assoluto livello che sicuramente avrebbero preferito evitare.

Come se non bastasse, inoltre, Eriksen e compagni sono finiti nella parte più competitiva, sulla carta, del tabellone, la stessa di Spagna, Portogallo e Francia.

Per ora la scuderia di Hjulmand dovrà concentrarsi alla sfida con la Germania di Nagelsmann, sabato 29 giugno proprio in casa dei tedeschi al BVB Stadion Dortmund.

La Germania, ospitante del torneo, è considerata tra le papabili finaliste perché dopo anni di delusioni sembra aver creato un gruppo coeso e ricco di campioni.

I tedeschi possono far affidamento sull’imprevedibilità della coppia Musiala-Wirtz, sulla classe di Toni Kroos all’ultima competizione della sua carriera e sullo stato di grazia di Niclas Fullkrug, decisivo nel match contro la Svizzera (unica partita in cui la Germania è sembrata in difficoltà).Insomma, si preannuncia un incontro equilibrato tra le due nazionali che daranno tutto per accedere ai quarti di finale e continuare ad inseguire il sogno europeo.

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