Il Genoa torna alla vittoria contro l’Udinese in trasferta, si aggrava la situazione dell’Udinese. La partita…
È raro che una partita si decida nei primi minuti, ma giocare in inferiorità numerica per quasi tutta la gara rende tutto più complicato.
L’Udinese, sconfitta 2-0 dal Genoa, deve fare i conti con l’espulsione di Isaak Touré, protagonista di un episodio chiave che ha segnato il match.
Il difensore francese, già al centro delle critiche per un’espulsione a Venezia, si è fatto cacciare al 2’ per un fallo su Zanoli lanciato a rete, a causa di un retropassaggio errato verso Okoye.
Il Var ha richiamato l’arbitro Aureliano, che ha estratto il rosso diretto per il centrale alto 2,06 metri.
Con un uomo in più, il Genoa ha subito approfittato della superiorità numerica. Al 13’, Andrea Pinamonti, autore del quinto gol stagionale, ha sbloccato la partita, finalizzando un’azione semplice ma efficace.
Nella ripresa, un autogol di Giannetti su conclusione di Zanoli ha chiuso i giochi, regalando ai rossoblù una vittoria pesantissima.
Per Patrick Vieira, tecnico subentrato da poco, questo successo vale oro: quattro punti in due partite che tolgono il Genoa dalle zone più critiche della classifica.
Per l’Udinese, invece, la sconfitta segna un passo indietro rispetto alle ambizioni di alta classifica. La difesa, priva di leader e qualità, resta il punto debole di una squadra che spera nel ritorno di Bijol per la trasferta di Monza.
Gennaio sarà cruciale per rinforzare un reparto che soffre troppo. Intanto, i friulani devono leccarsi le ferite e riorganizzarsi per non sprecare il potenziale di una rosa che, al momento, fatica a esprimersi.
Il Genoa di Viera torna alla vittoria: il film del match
La partita tra Udinese e Genoa si apre con una decisione tattica chiara da entrambe le parti. Runjaic opta per una linea difensiva a quattro, con Touré e Giannetti centrali, e schiera Thauvin a supporto di Lucca e Davis.
Vieira, invece, conferma il 4-3-3, mantenendo Miretti e Zanoli come supporto per Pinamonti.
Tuttavia, l’equilibrio iniziale viene spezzato già dopo 57 secondi da un episodio che condiziona l’intero incontro.
Isaak Touré combina un clamoroso errore: un retropassaggio troppo corto verso Okoye mette in agguato Pinamonti.
Nel tentativo disperato di fermarlo, il centrale francese alza il gomito e colpisce l’attaccante rossoblù al volto.
Il Var richiama l’arbitro Aureliano, che visiona l’episodio e decide per il calcio di punizione dal limite e l’espulsione di Touré.
Con l’Udinese in dieci uomini, Runjaic valuta i cambi e fa scaldare Kristensen e Kabasele, ma decide di rimanere a quattro arretrando Karlstrom come centrale e spostando Lovric in mediana.
Il Genoa approfitta immediatamente della situazione e passa in vantaggio al 13’. Un tiro di Badelj, deviato da Ekkelenkamp, favorisce Pinamonti che, lasciato solo in area, insacca senza difficoltà.
I friulani, sotto shock, continuano a sbagliare: un lancio preciso di Martin pesca Thorsby, che si inserisce come un attaccante aggiunto. Evita Okoye, ma Giannetti respinge con il corpo.
Nonostante l’inferiorità numerica, l’Udinese cerca di reagire. Davis è il più attivo tra i bianconeri, ma il primo vero pericolo per Leali arriva solo al 31’ con un tiro di Zemura.
Tuttavia, poco dopo, Davis viene punito per una sbracciata che scalda gli animi dello stadio contro l’arbitro.
Nella ripresa, Runjaic prova a cambiare inserendo Ebosse e Kristensen, passando a una difesa a tre.
Tuttavia, la strategia non porta benefici, e al 67’ Zanoli si inventa un’azione devastante sulla destra, superando Ebosse e concludendo con un tiro deviato in rete da Giannetti, per il definitivo 2-0.
Vieira, ormai in controllo, effettua i cambi per gestire il vantaggio: Messias, Vitinha e Masini entrano per Miretti, Pinamonti e Badelj.
Runjaic risponde con Bravo al posto di Thauvin e Rui Modesto per l’infortunato Davis, ma i friulani non riescono a ribaltare la situazione.
Il Genoa porta a casa una vittoria fondamentale, mentre l’Udinese resta alle prese con i propri limiti tattici e mentali.