Contro l’Aston Villa a Birmingham, la Juventus non va oltre lo 0-0. Non una cattiva prova per i bianconeri, di cui però non si possono non sottolineare le grandi problematiche.
Altro pareggio per la Juventus, ennesimo 0-0 per la squadra di Thiago Motta. Alla partita di ieri i bianconeri si sono presentati con 14 giocatori di movimento e durante la gara ne hanno perso un altro.
Nel corso del secondo tempo infatti, Niccolò Savona è uscito per un problema muscolare. Il terzino italiano svolgerà oggi le analisi strumentali, ma sembrerebbe filtrare un cauto ottimismo.
Un punto in trasferta comunque importante per la Vecchia Signora, che rimane agganciata al treno dei playoff.
Un match per certi versi molto simile a quello disputato contro il Milan, con la Juventus che dietro non rischia quasi nulla, ma allo stesso tempo non si rende pericolosa in avanti.
Soltanto un miracolo del Dibu Martinez infatti, nega ai bianconeri il gol del vantaggio, che sarebbe stato preziosissimo.
Grandissima prova caratteriale per i piemontesi, che nonostante le molteplici assenze dimostrano una tenuta mentale solidissima, in un campo, quello di Birmingham, dove anche il Bayern Monaco ha perso.
Non deve tuttavia passare il messaggio di una squadra che si accontenta. Le defezioni sono molte e pesanti, ma non possono essere un parafulmini dietro cui nascondersi.
La squadra di Thiago Motta infatti dimostra di avere molte problematiche, e il match di ieri le ha chiaramente messe in luce.
A Birmingham l’ennesimo 0-0, i problemi della Juventus di Motta
La Juventus anche ieri ha dimostrato una buona solidità difensiva non rischiando quasi mai. Brivido soltanto sul finale con gol che però viene annullato, per un fallo su Di Gregorio.
Tutto il resto però è da rifare. I bianconeri sono una squadra probabilmente troppo concentrata a seguire i dettami del proprio allenatore. Una squadra, che rimane molto “teorica.”
Fatta eccezione per Coincecao, ancora una volta migliore in campo, in pochissimi hanno tentato di mettersi in proprio. Bene anche Thuram, che da continuità al match con il Milan.
Bene ma non benissimo invece Kenan Yildiz, ancora troppo lontano dall’area avversaria, ma più intraprendente rispetto alle gare precedenti.
Male Weah, che spalle alla porta fatica, anche se in alcune occasioni aiuta la squadra a uscire dalla pressione avversaria.
I problemi della Juventus non riguardano però tanto i singoli, quanto il collettivo. La squadra di Thiago Motta infatti, fatica a rendersi pericolosa. Ancora una volta la squadra si dimostra impreparata sui calci piazzati, che l’anno scorso erano invece uno dei maggiori punti di forza degli uomini di Allegri.
Zero i gol fatti fin qui da palla inattiva. Un fondamentale, a cui Thiago Motta e il suo staff devono necessariamente prestare attenzione.
Segnare su calcio d’angolo infatti, in match bloccati come quello di Birmingham, può essere fondamentale per indirizzare la gara.
il reparto offensivo inoltre è necessariamente da rivedere. I bianconeri, dimostrano ancora una volta una grandissima sterilità. Pesano in quest’ottica le assenze di Vlahovic e Nico Gonzalez, ma soprattutto pesano le prestazioni negative di Koopmeiners.
Problema Koopmeiners per Thiago Motta?
L’olandese è stato l’acquisto più oneroso dell’estate bianconera. 60 milioni, per l’ex Atalanta, che fino a questo momento non ha però mantenuto le promesse iniziali. 13 presenze stagionali condite da 0 gol e 1 assist, ma sono le prestazioni a preoccupare.
Pesano in particolare le gare di Milano e Birmingham. A San Siro sembra l’olandese avesse 38 di febbre e dunque in parte può essere giustificato. Ieri però ancora una volta era chiamato a caricarsi la squadra sulle spalle, ma il numero 8 si è eclissato dal campo.
Quasi mai coinvolto nella manovra, fatta eccezione per i minuti finali. L’ingresso di Nicolò Fagioli, in quest’ottica forse può rappresentare una soluzione per il futuro della stagione della Juventus.
Negli ultimi 5 minuti infatti, Motta ha fatto affidamento sul numero 21, per gestire maggiormente il possesso, e mettere in ghiaccio la gara. In quel momento, il numero 8 si è abbassato e a quel punto, ha avuto maggior possibilità di ricevere il pallone.
Non schierato largo come inizio partita, ma presente in mezzo al campo, per facilitare l’uscita palla al piede bianconera. Che un centrocampo a tre possa rappresentare la soluzione per Thiago Motta?
Juventus, il centrocampo a 3 è la soluzione?
Allontanare Koopmeiners dalla porta, una volta tornato a disposizione l’intero reparto offensivo, potrebbe rivelarsi una mossa per aumentare la pericolosità offensiva della squadra.
Locatelli e Thuram sono due perni, al momento inamovibili. A loro si aggiungerebbe l’olandese, che avrebbe compiti più offensivi rispetto ai compagni. Ne beneficerebbe anche Kenan Yildiz, che potrebbe giocare in un ruolo a lui più congeniale.
In questo modo l’olandese verrebbe maggiormente coinvolto nella manovra, e questo gli permetterebbe di servire al meglio i suoi compagni. Anche Vlahovic potrebbe beneficiare di un centrocampo a tre alle sue spalle, con il numero 8 che sarebbe il maggior indiziato per servire assist al numero 9.
Anche la fluidità della manovra migliorerebbe. Spesso la Juventus mantiene il pallino del gioco, ma non si rende mai realmente pericolosa. La costruzione risulta lenta e prevedibile al punto da ripartire in più occasioni dai piedi di Di Gregorio.
In questo momento, l’unico pericolo che i bianconeri creano nasce da iniziative individuali portate avanti da giocatori come Cambiaso, Coincecao, Thuram e sporadicamente Yildiz.
Eppure, in estate Thiago Motta ha deciso di allontanare i giocatori ritenuti “anarchici” ma al momento sono loro, i soli capace di creare pericoli.
La Juventus deve ritrovare in primis i suoi migliori giocatori, Vlahovic, Douglas Luiz, Nico, recuperare Koopmeiners, e solo a quel punto si potrà dare un giudizio completo. Allo stesso tempo però, nonostante i pochi effettivi a disposizione bisogna sottolineare i problemi.
Scarsa pericolosità offensiva dettata da un gioco lento, inefficace sui calci piazzati e che fa troppo affidamento sui pochi singoli a disposizione.
I pareggi però aumentano, così come il malcontento dei tifosi bianconeri, non abituati ad accontentarsi di un punto. La Juventus sicuramente sta gettando dei principi di base per il futuro, ma intanto i risultati non arrivano.
Giocare bene e vincere, un binomio perfetto ma spesso irraggiungibile. Dalle parti di Torino, in questo senso hanno già dimostrato in passato di non avere pazienza e soltanto il tempo potrà dire se la strada intrapresa da Giuntoli e Thiago Motta è stata quella giusta.