Dopo la terza sosta nazionali della stagione, Verona e Inter si scontreranno in una gara semplice solo sulla carta.
La sosta nazionali, la cui utilità continua a diminuire sempre di più, di pari passo con l’amore che gli allenatori delle varie squadre di club nutrono verso di essa, ha l’enorme potere di dare fiato ad una compagine in difficoltà o, al contrario, di interrompere una sua striscia positiva di risultati.
E’ probabilmente per questo motivo che, ad anni dalla sua invenzione, comincia ad essere uno degli appuntamenti più detestati, oltreché dagli addetti ai lavori stessi, anche da tutti gli appassionati di calcio.
In ogni caso, essendo ancora ritenuto un intermezzo necessario dalla Fifa, questo weekend di fermo dei campionati nazionali anche questa volta rischia di esercitare un ruolo importante nelle pieghe del campionato.
Già sabato, infatti, la tredicesima giornata di Serie A proporrà l’aggressiva Inter di Simone Inzaghi, reduce dal pareggio nel big match contro il Napoli, di scena in casa del tenace Verona, il quale, dopo un buon avvio, ha stentato a trovare la condizione migliore.
Nonostante ciò, e un organico composto sicuramente non da calciatori di primo ordine, la compagine di Zanetti dimostra ogni qualvolta scende in campo di non voler minimamente lasciare nulla di intentato, provando a giocarsi la partita con aggressività e voglia di combattere.
Di conseguenza, la gara che aspetta la favoritissima compagine del tecnico piacentino è definibile “facile” solamente sulla carta, visto che senza dubbio i nerazzurri saranno costretti a giocarsi una partita vera e propria contro un avversario assolutamente non intenzionato a scansarsi.
Come il Verona può insidiare l’Inter
Paolo Zanetti, da quando ha ricevuto l’incarico di nuovo allenatore del Verona, ha cercato di dare ai suoi calciatori un preciso sistema di gioco, ma soprattutto un atteggiamento determinato e voglioso di lottare su ogni pallone.
La sua squadra, infatti, non potendo contare su colpi di genio o giocate geniali da parte di qualche calciatore in particolare, deve necessariamente fare affidamento sull’organizzazione e sulle qualità intangibili che i suoi interpreti possono mettere in campo.
Il Marcantonio Bentegodi, poi, è uno stadio dove è difficilissimo giocare, essendo un catino particolarmente acceso e passionale, dove l’Hellas perde con poca frequenza.
C’è da dire, a onore del vero, che la compagine di Zanetti possiede anche un calciatore di assoluta qualità, il quale, secondo molti rumors, potrebbe diventare un obiettivo di mercato di molte big già a gennaio, ossia Reda Belahyane.
Il centrocampista franco-marocchino, infatti, è stato una delle rivelazioni di questo avvio di campionato, che l’ha visto reggere quasi da solo il centrocampo scaligero, proponendosi anche spesso in fase offensiva, fungendo da perfetto trait d’union fra la difesa e l’attacco.
E’ su di lui che punta il tecnico di Valdagno, confidando sulle sue qualità per provare ad arginare la forza, il talento e l’ingegno della mediana interista, al momento senza ombra di dubbio fra le migliori in Europa.
Dove fare male
Simone Inzaghi, come sempre dopo la sosta delle nazionali, dovrà sicuramente cercare di ripristinare gli equilibri che si erano creati prima di questa, compattando il gruppo in vista delle partite importanti che lo aspettano.
Dicembre, infatti, sarà un mese molto indicativo per il futuro dell’Inter, che dovrà confermare la qualificazione in Champions e tentare di sfruttare il caos attuale in campionato per provare a staccare le rivali, tutte appaiate nel giro di un punto.
Servirà, quindi, un grande equilibrio tattico, ma soprattutto un’enorme solidità mentale, necessaria per reggere lo stress e le pressioni di impegni tanto stimolanti da questo punto di vista.
La sfida di Verona è proprio il massimo esempio di questa situazione, in quanto l’Inter potrebbe sentirsi avvantaggiata dal maggiore tasso tecnico, ma, al contrario, dovrà mantenere alto il livello dell’attenzione, onde evitare una brutta figura in terra veneta.
Una chiave della partita di sabato, la quale si disputerà alle 15, sarà sicuramente la coppia d’attacco composta da Lautaro e Thuram, che, stranamente, nelle ultime partite ha avuto polveri un po’ bagnate.
La loro velocità e l’intesa che si è creata potrebbero essere degli ottimi mezzi per scardinare la difesa di Zanetti, più forte fisicamente ma assai peggiore sul piano della mobilità.
Contro difensori molto robusti come Magnani e Walukiewicz, infatti, la Thu-La potrebbe tranquillamente andare a nozze, a patto che venga rifornita egregiamente di palloni giocabili dal centrocampo.
Insomma, a Verona basterà essere lucidi e concentrati per limitare al massimo un avversario che, nel caso l’Inter scendesse in campo con lo specchio in mano, potrebbe giocare un brutto scherzo.
Foto: instagram Hellas Verona.