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Serie A, giocatori a confronto: Nico Gonzalez vs Conceiçao

Serie A, Gonzalez vs Conceiçao.

Thiago Motta ha avuto finalmente le sue due ali, che, probabilmente, sono tra le migliori di tutta la Serie A.

Argentina contro Portogallo, nell’ultimo decennio di calcio, è stata probabilmente la sfida più chiacchierata del mondo del pallone, non tanto per le rispettive nazionali dei due paesi, quanto più per due dei suoi interpreti.

Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, infatti, hanno scritto la storia di almeno l’ultima decade calcistica, spartendosi palloni d’oro, campionati e Champions League, dando vita ad un dualismo simile, per parlare di altri sport, a quello fra Larry Bird e Magic Johnson nella NBA degli anni Ottanta.

Dopo tantissime sfide e un clamore mediatico mai visto prima intorno ad un duello del genere, però, il tempo è passato per tutti e, ora, questi due fenomeni non sono più certo dei giovincelli.

A raccoglierne il testimone, però, sia sulla terra bagnata dal Mar de la Plata che quella toccata dall’Oceano Atlantico, ci sono tantissimi giovani aspiranti campioni, desiderosi di continuare una rivalità che ha fatto epoca.

Per fatalità del Caso, il quale a volte sembra essere tutto tranne che cieco, due di questi possibili nuovi campioni si sono ritrovati non solo nella stessa squadra della Serie A, ma persino nel medesimo ruolo, ossia quello di esterni destri d’attacco.

Nico e Chico: spettacolo per la Serie A

Sul fatto che Nico Gonzalez e Francisco Conceiçao siano due delle migliori ali di tutta la Serie A, ormai, ci sono veramente pochi dubbi.

La differenza, però, sta nel fatto che l’argentino è arrivato da qualche anno e, sul palcoscenico di Firenze, inserito nella bella orchestra di Vincenzo Italiano, ha avuto il modo e il tempo di mettersi in evidenza nel nostro campionato.

Chico Conceiçao, invece, è giunto da noi appena qualche mese fa, reduce da una bella stagione “a casa da babbo” nel Porto e, soprattutto, un Europeo da semi-protagonista al fianco del Cristiano Ronaldo di cui parlavamo prima.

Il portoghese, con la sua velocità e la sua invidiabile tecnica, è già entrato nei cuori di tutti i tifosi della Juventus, i quali, non appena mette piede in campo, sanno per certo che è dalla sua parte che proverranno i maggiori pericoli per gli avversari.

Un’ala d’altri tempi Francisco, una di quelle che non hanno alcuna paura a saltare l’uomo nonostante una stazza fisica non esattamente da vichinghi, la quale, però, gli permette di intrufolarsi in ogni minuscolo spazio.

Nico, invece, se il portoghese è un vero e proprio giocoliere della fascia destra, rappresenta più un esterno alla Del Piero, capace di impostare il gioco offensivo della squadra e dalla spiccata vena ad accentrarsi verso la porta.

Un altro cervello offensivo, dunque, che gli allenatori scelgono di schierare sulla fascia solo per decentrare un po’ il fulcro della manovra, in maniera da aprire il campo e allargare il fronte difensivo degli avversari.

Ali destre tutti e due, quindi, ma abbastanza diverse.

Chi schierare?

La Juventus di questo periodo, quella dopo la partita disputata a Lipsia per la seconda giornata di Champions League, quando si sono fermati Gleison Bremer e proprio Nico Gonzalez, è stata descritta spesso come “sfortunata”.

Se da un lato questa definizione è veritiera, essendo il brasiliano il leader difensivo di una retroguardia la quale, dopo il suo infortunio, ha cominciato a traballare vistosamente, dall’altro c’è da dire che, al posto dell’argentino, Thiago Motta ha potuto disporre di un Chico Conceiçao in forma smagliante.

Segnando proprio contro i teutonici e regalando assist e altre reti nelle successive gare di campionato e coppa, infatti, il figlio di Sergio è stato sicuramente il migliore della Juve di questi quaranta giorni, tenendola a galla in molte situazioni.

Ora che Gonzalez è quasi recuperato, però, il tecnico italo-brasiliano si trova a confrontarsi con un bel dilemma, visto che, sulla fascia destra, il duello fra Argentina e Portogallo appare veramente serrato.

L’ex allenatore del Bologna, dal canto suo, si è sempre dimostrato molto abile nel gestire questo tipo di situazioni, ma indubbiamente questa è una delle più spinose, se è vero che sacrificare il lusitano, al momento, appare veramente complicato.

Schierare Nico Gonzalez dall’altra parte dell’attacco, poi, non sembrerebbe essere una grande soluzione, considerato il bel momento di forma di Yildiz e Weah, il quale, dopo un anno in affanno, sta vivendo un grandissimo periodo.

Starà quindi a Thiago gestire anche questa situazione, valutando quando serviranno la visione di gioco di Nico o il dribbling secco di Chico, le lucide geometrie dell’albiceleste e l’estro simil-carioca del lusitano.

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