Paulo Dybala regala magie da anni in Serie A; l’argentino è garanzia di gol e spettacolo sin dai tempi in cui militava nel Palermo
Il fantasista, nato a Laguna Larga, approdò al Palermo a soli 19 anni, cominciando così la sua avventura nel bel paese. Dopo un paio di anni, esplose definitivamente attirando su di sé l’attenzione di tutti i grandi club. Nella stagione 14/15, fece innamorare l’Italia con 18 gol e 13 assist in 34 presenze in Serie A con la maglia rosanero. Negli anni a venire ha poi militato in due grandi squadre del calcio italiano: la Juve e la Roma. Facciamo un confronto tra il Dybala che abbiamo potuto ammirare all’ombra della Mole e quello che ancora tutt’oggi gioca nella capitale.
Da erede di Del Piero a “mercenario”
L’avventura di Dybala a Torino iniziò nel lontano 2015, quando la dirigenza bianconera si decide ad investire ben 40 milioni di euro su di lui per strapparlo al Palermo.
La squadra all’inizio della stagione 15/16 incontrò delle difficoltà, anche Dybala ebbe bisogno di tempo per ambientarsi, ma dopo un po’ l’argentino divenne fondamentale nell’undici titolare di Allegri.
Nei suoi anni alla Juve, dove ha militato per sette stagioni in totale, vince tutto tranne la Champions League (sfiorata nella finale di Cardiff del 2017): 5 scudetti, 4 Coppa Italia e 3 Supercoppe Italiane.
Nell’estate 2017 la Juve gli affidò la maglia numero 10, un’investitura pesante dati i nomi che l’avevano indossata prima di lui nella storia del club. Negli occhi dei tifosi bianconeri, ormai Paulo rappresentava i valori della Juve in tutto e per tutto ed era considerato il successore di Del Piero.
Nella stagione 19/20, dopo un’estate nella quale si vociferava di una sua cessione in Premier League, si prese la scena trascinando la Juve allo scudetto. Si guadagnò il premio di miglior giocatore del campionato, grazie a 11 gol e 11 assist in 33 presenze in Serie A.
Nel corso della sua ultima annata a Torino, si parlò per mesi di un suo imminente rinnovo che però non è mai arrivato. Nonostante un accordo verbale tra lui e la società, nel mese di marzo 2022 i dirigenti bianconeri comunicarono a Dybala la loro volontà di non rinnovare il suo contratto.
Per diversi tifosi la colpa del mancato rinnovo fu dell’argentino, che secondo alcuni rumours in sede di trattativa avrebbe chiesto un cospicuo aumento di ingaggio; per questo ancora oggi molti juventini non lo rimpiangono. Queste voci però sono state più volte smentite dallo stesso giocatore nel corso degli anni.
Paulo a Roma; un Papa laico
Dybala arrivò a Roma, tra lo stupore generale, a parametro zero dopo il mancato rinnovo con la Juventus. Un ruolo fondamentale lo giocò sicuramente José Mourinho, all’epoca allenatore dei giallorossi, che si preoccupò di contattare Dybala per convincerlo a sposare il progetto del club capitolino.
L’argentino a Roma ritrovò l’entusiasmo che probabilmente a Torino, tra infortuni e polemiche sulle sue prestazioni altalenanti, aveva perso. Nella sua prima stagione giallorossa mise a segno 18 gol e servì 8 assist vincenti ; in particolar modo, risultò decisivo nella cavalcata della Roma in Europa League.
Gli uomini di Mou si arresero solamente al Siviglia in finale (nella quale Paulo segna il gol dell’1-0) e alla svista di Taylor che negò un evidente rigore a favore del club capitolino a pochi minuti dalla fine.
Le successive due stagioni a Roma sono state piene di alti e bassi per Dybala; a causa dei diversi infortuni, il classe 1993 non è sembrato più essere decisivo quanto lo era ai tempi della Juve.
Nel corso dei primi mesi dell‘attuale annata, nei quali ci sono state decisioni societarie parecchio discutibili che hanno portato a più di un cambio in panchina, Paulo ha rappresentato una delle pochissime certezze per l’ambiente giallorosso.
Nonostante non sia più lo stesso giocatore di alcuni anni fa, rimane comunque il beniamino dai sostenitori giallorossi; un idolo per tutti i tifosi al quale si perdona tutto, anche la fragilità fisica. E’ un leader tecnico per i suoi compagni, i quali sanno che quando Paulo ha palla può sempre accadere qualcosa.