La Lazio perde i pezzi a centrocampo e deve riformare il puzzle: Samardzic sembra essere il rinforzo giusto da cui ripartire

La Lazio rifonda il centrocampo: Samardzic la prima scelta

Nelle passate stagioni sotto le guide dei mister Simone Inzaghi e Maurizio Sarri, la Lazio è riuscita ad ottenere buoni piazzamenti in campionato e alcune qualificazioni in Champions grazie ad un fattore determinante: il centrocampo.

In questa zona del campo, infatti, i biancocelesti hanno potuto schierare giocatori di elevata qualità e dalla grande caratura anche internazionale.

La triade Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Lucas Leiva formava uno dei reparti più forti della Serie A e non solo.

Nelle ultime stagioni, però, la Lazio ha salutato tanti di questi centrocampisti, ritrovandosi con un vuoto che non è stato coperto adeguatamente.

Le partenze di Milinkovic (lo scorso anno) e di Luis Alberto (in questa sessione di calciomercato) in direzione Arabia andranno rimpiazzate adeguatamente.

Il primo sostituto individuato come innesto fondamentale per rifondare il reparto è Lazar Samardzic, centrocampista dell’Udinese classe 2002 che negli ultimi anni ha ben impressionato in Italia.

Samardzic-Lazio: nonostante la concorrenza c’è fiducia

Tutti ricorderemo come era andata a finire, la scorsa estate, la telenovela Samardzic-Inter, con il serbo che sembrava ad un passo dai neroazzurri e che poi rimase a Udine a cause delle alte richieste del papà agente.

Da quel momento in poi, nonostante Lazar cercò di trovare un’altra sistemazione dato che i rapporti con la squadra friulana sembravano essersi incrinati, il centrocampista non si trasferì da nessuna parte.

Ad oggi, però, la situazione che si presenta è la medesima con Samardzic che se ne vuole andare ed è pronto per il salto di qualità e con la Lazio attenta a fiutare il colpo.

Sul classe 2002 sono forti gli interessi di Napoli e Juve che avevano provato a prenderlo già a gennaio senza mai affondare realmente la presa, a differenza di quanto sta facendo invece il club biancoceleste.

Stando alle ultime indiscrezioni nella giornata di oggi, lunedì 24 giugno, è avvenuto il primo incontro tra dirigenza laziale e Gianluca Nani, spalla del direttore sportivo dei friulani, per capire la fattibilità del trasferimento.

La trattativa per portare il serbo a Formello richiederebbe un esborso di circa 20 milioni di euro, che potrebbero aumentare nel caso dovesse scatenarsi un’asta con le altre contendenti

Ad oggi comunque la Lazio risulta la squadra più interessata all’acquisto di Samardzic pronta ad accontentare le richieste dell’Udinese, per questo filtra un forte ottimismo.

“Laki” è l’uomo giusto per Baroni

Dopo l’esonero di Tudor la Lazio ha ufficializzato la nuova guida tecnica, mister Baroni sarà il condottiero per le prossime stagioni e dovrà ripetere il grande lavoro svolto a Verona con un organico diverso.

Samardzic, per caratteristiche, sembra essere il profilo perfetto per l’idea di gioco di Baroni per molti aspetti, il primo è la collocazione del serbo nel 3-4-2-1 del tecnico di Firenze: Lazar potrebbe giocare sia come trequartista alle spalle della punta ma anche come mediano in posizione più arretrata.

Il serbo a Udine ha giocato in molti ruoli, dalla mezz’ala di un centrocampo a 3 al “sottopunta” nel 3-5-2, mostrando sempre grandi abilità di adattamento apprezzate dal nuovo allenatore della Lazio.

Oltre al fattore legato al ruolo, però, Samardzic sembra essere quel tipo di giocatore che meglio incarna la filosofia di Baroni, il quale richiede un calcio aggressivo, dinamico e con una grande pressione in fase di non possesso.

Sotto questi punti di vista, le doti tecniche di “Laki” lo aiuterebbero ad ambientarsi velocemente nel nuovo sistema di gioco e permetterebbero di esaltare ancora di più le sue qualità.

Samardzic è un giocatore molto tecnico e sempre proiettato in avanti, forte nel dribbling, nel gioco nello stretto e abile nei passaggi lunghi, prerogativa fondamentale per Baroni (il Verona ha chiuso da seconda nella classifica per passaggi lunghi completati).

Inoltre, un dato interessante è quello che mostra come l’Hellas lo scorso anno è stata la terza squadra in Serie A a concedere meno passaggi prima di avviare un’azione difensiva, risultato ottenuto grazie al grande lavoro svolto da Folorunsho e Suslov sulla trequarti.

Lavoro che Baroni potrebbe affidare in egual modo al serbo, portandolo nella trequarti avversaria a mordere le caviglie sui registi della squadra avversaria per provare ad interrompere subito la trama di gioco.