Prima di Giuntoli e Manna, Fabio Paratici era il Ds della Juventus. La classifica dei peggiori flop acquistati negli ultimi anni.
La precedente dirigenza della Juventus si è resa autrice di veri e propri capolavori, di mercato. Si guardi all’acquisto a 0 di Sami Khedira, Paul Pogba, o Matuidi, giocatori fondamentali per la storia recente bianconera.
Non sempre però le cose sono andate come sperato, e spesso investimenti onerosi hanno deluso le aspettative. Giocatori che non hanno lasciato il segno, sempre out per infortuni, o semplicemente inadatti per i bianconeri.
Troppo presto invece, parlare di flop, nell’era Giuntoli, sebbene alcuni acquisti recenti abbiano fatto discutere. Tiago Djalò su tutti, comprato, a Gennaio scorso, e ceduto immediatamente in prestito quest’Estate.
Ripercorrendo quindi gli ultimi 10 anni, analizziamo i peggiori 5 flop della storia recente juventina.
Juventus, flop 5 acquisti degli ultimi anni
5. Benedikt Howedes
Parlare di flop forse è anche ingeneroso. Il tedesco è arrivato dallo Schalke 04, per un totale di 12 milioni. Il suo compito? Sostituire Leonardo Bonucci, partito direzione Milan.
Il titolare al fianco di Giorgio Chiellini divenne però Medhi Benatia. Il tedesco invece disputò soltanto 3 presenze, di cui una da titolare, per poi lasciare la Juventus già in Estate, direzione Lokomotiv Mosca.
4. Hernanes
Il profeta è arrivato alla Juventus dopo una brutta avventura all’Inter. Gli anni bianconeri non andarono meglio però per il brasiliani ex Lazio. Approdato alla Juventus nell’estate del 2015, in due anni ha totalizzato solo 24 presenze e un totale di 2 goal.
Il numero 11 doveva essere il fantasista della “Vecchia Signora”, ruolo che poi gli fu sottratto da un altro giocatore arrivato nell’estate del 2015, Paulo Dybala.
3. Dejan Kulusevski
Acquisto che fa parte della storia recentissima bianconera. Il classe 2000, dopo 10 gol e 10 assist nella stagione d’esordio con la maglia del Parma, approda alla Juventus nell’estate del 2020, per un totale di 35 milioni più bonus.
I bianconeri però stavano vivendo una delicatissima fase di transizione, con Andrea Pirlo in panchina. L’anno dopo è tornato Massimiliano Allegri, ma lo svedese non è riuscito a replicare i numeri fatti vedere in Emilia.
Tanto da lasciare già nella sessione di Gennaio, per approdare al Tottenham, dove dopo un avvio brillante sta faticando. Un totale di 74 presenze, per 9 gol e 10 assist complessivi.
2. Arthur
Se si parla di plusvalenze fittizie non si può menzionare il caso Arthur. Il brasiliano rappresenta forse il peggior acquisto di Paratici, in un’operazione totalmente senza senso. Scambio con il Barcellona, che valutò l’ex numero 5 un totale di 70 milioni.
La Juventus invece valutò il suo numero 5 e regista, Miralem Pjanic, 60. In totale dunque i bianconeri pagarono il cartellino del giocatore 72 milioni +10 di bonus.
In due anni in bianconero Arthur ha giocato 63 partite, segnando un solo goal e non fornendo nemmeno un assist. Ancora adesso però il giocatore è di proprietà della Juve, che non riesce a liberarsi del suo cartellino.
Di fatto è stato incluso nella lista Champions di quest’anno, ma difficilmente scenderà in campo o sarà anche solo convocato.
1. Marko Pjaca
Se si parla di Marko Pjaca è impossibile non menzionare gli infortuni. L’attaccante croato infatti è arrivato all’ombra della Mole nell’Estate del 2016, per 23 milioni, ma non è mai riuscito a imporsi.
Dopo un avvio non esaltante, in occasione di un Croazia-Estonia, disputata a marzo 2017, rimediò la rottura del legamento crociato e tornò a giocare solo un anno dopo, nel Gennaio del 2018.
Da quel momento inizia per lui una spirale di prestiti, prima allo Schalke 04, poi alla Fiorentina, dove in allenamento rimedia la rottura del crociato del ginocchio sinistro.
Torna quindi alla Juve dove finisce fuori rosa, poi una nuova serie di prestiti tra Anderlecht, Genoa, Empoli e Torino.
Alla fine la Juventus è riuscita solo la passata stagione a liberarsi del cartellino del giocatore, ceduto praticamente a 0 al Rijeka.
Un giocatore che doveva essere una delle colonne portanti del futuro bianconero, e che invece lo Stadium lo ha visto praticamente solo da avversario.