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Lecce, il timone a Giampaolo: come cambierà il sistema di gioco

Giampaolo è il nuovo allenatore del Lecce

Gotti out ed ecco il ritorno di Marco Giampaolo sulla panchina dei salentini. Per lui situazione difficile da risolvere, ma tanto tempo a disposizione. Come giocherà la sua squadra?

L’U.S. Lecce comunica che la conduzione tecnica della Prima Squadra è stata affidata a mister Marco Giampaolo. Il tecnico ha sottoscritto un accordo fino al 30 giugno 2025, con rinnovo automatico in caso di raggiungimento della salvezza.”

Questo il comunicato del Lecce con cui si ufficializza il passaggio di consegne tra Gotti e Giampaolo.

Il Lecce è una delle squadre attualmente più in difficoltà del campionato. Si trova penultimo a quota nove punti, con otto di essi ottenuti al Via del Mare e uno solo in trasferta. Il dato che più fa preoccupare è la scarsità di gol messi a segno: cinque in totale.

Si tratta del peggior attacco della Serie A, inferiore di molto rispetto ai penultimi, ovvero quelli di Genoa ed Empoli che ne hanno segnati nove. Fa preoccupare ancora di più il fatto che il miglior marcatore sia un difensore adattato a esterno d’attacco, cioè Patrick Dorgu. E’ lui probabilmente l’unica nota positiva di questa prima parte di stagione del Lecce.

La classifica attuale, però, vede tante squadre concentrate in pochi punti: dal fanalino di coda Venezia alla quindicesimo Como ci sono 3 punti. Tutto può ancora cambiare e occorre una volta decisiva per il nuovo Lecce.

Giampaolo: modulo usato e interpreti

Il modulo che Giampaolo ha sempre prediletto è il 4-3-1-2 con il centrocampo a rombo. Tuttavia, negli anni ha dimostrato una certa flessibilità tattica, adattandosi a diverse formazioni in base alle esigenze.

A nostro modo di vedere il modulo in questione non sembra adattarsi pienamente alla rosa salentina. L’attacco, il principale problema, verrebbe composto dall’inamovibile Krstovic e da Rebic. Il croato sarebbe l’unico con le caratteristiche adatte al ruolo di seconda punta.

A loro due non ci sarebbero alternative all’altezza, infatti Pierotti, Morente e Sansone sono giocatori che preferiscono partire dall’esterno per poi accentrarsi. Sulla trequarti c’è Rafia e il centrocampo dovrebbe essere composto da Ramadani, Oudin e Kaba.

In questo scenario Dorgu verrà per forza di cose arretrato a terzino e perderebbe quelle sue qualità di spinta che ha sinora messo in mostra in zona gol. Difficile poi che il discreto Gallo venga fatto accomodare in panchina.

Questi sono i motivi principali per cui crediamo che Giampaolo si adatterà momentaneamente alla rosa e poi in attesa del mercato di Gennaio si rinforzerà il reparto d’attacco.

Il modulo dovrebbe rimanere il 4-2-3-1 e gli interpreti gli stessi, con Kaba dentro per l’infortunato Pierret e magari Pierotti che potrebbe trovare più spazio dopo la rete contro l’Empoli.

Come riportato nell’articolo dedicato alle esperienze passate, Giampaolo è una figura controversa: da un lato, è apprezzato per il bel gioco e la precisione tattica; dall’altro, viene criticato per una presunta rigidità e per la difficoltà a ottenere risultati immediati.

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