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Open Var, critiche al mondo arbitrale: come dovrebbe cambiare l’AIA

Nelle ultime settimane si stanno intensificando le critiche all’AIA per il sistema arbitrale: ma cosa dovrebbe cambiare per un calcio pulito?

Nell’ultima settimana, rappresentanti di molte società di Serie A hanno esposto molte critiche all’AIA, a Rocchi e a tutto il sistema in generale.

La domanda che ci poniamo é; come e cosa dovrebbe cambiare nell’AIA per far scomparire le critiche?

A sbagliare é solo L’AIA o anche le società si porgono in modo sbagliato con gli arbitri alimentando le critiche?

Aia, le critiche aumentano: cosa cambiare?

Per esperienza personale, credo che in questa vita non arriveremo mai a vedere un mondo nel quale non ci saranno polemiche verso la classe arbitrale perché la nostra cultura é sbagliata.

Per noi, l’arbitro é una figura contro la nostra squadra, non neutrale come dovrebbe essere, quindi siamo portati a pensare che si giochi contro l’avversario e contro l’arbitro.

Questo già è un problema non da poco, perché quando l’arbitro sbaglia si pensa sempre che ci sia malafede, quando in realtà quando l’arbitro sbaglia il primo a restarci male è proprio l’arbitro stesso.

Quindi, già noi sbagliamo il modo di porci davanti alla figura dell’arbitro, proprio perché non ne capiamo il significato ed il ruolo.

Poi, dopo ciò, si può parlare degli errori che il sistema AIA sta commettendo. Per esempio, l’arroganza di alcuni arbitri( Maresca su tutti) non fa altro che accentuare l’odio verso questa classa.

La via è quella del dialogo cordiale col capitano, non quella che si può sentire in alcuni audio di Maresca durante Open Var( Fiorentina-Bologna della passata stagione su tutti) in cui si sente l’arbitro trattare in modo irriguardoso i calciatori, che vanno rispettati.

Rapporto arbitro-calciatori e Aia-tifosi

Il dialogo cordiale è la prima cosa da migliorare, ma che chiaramente si fa in due, c’è la necessità che anche i calciatori non si ammassino di fronte all’arbitro, ma che con calma il capitano vada dall’arbitro per dire la sua opinione, ma sempre con toni pacati.

Personalmente, credo che il rapporto arbitro-calciatori sia il problema principale che esiste in Italia e da cui poi nascono tutti gli altri sentimenti come l’odio verso l’arbitro, la malafede, le critiche.

In Italia abbiamo avuto l’idea bellissima di creare Open Var, dove i vertici dell’AIA spiegano le decisioni facendoci ascoltare gli audio campo -Var.

Ebbene, anche lì sarebbe gradito cercare di dire sempre la verità, anche in caso di errori, e non nascondersi dietro spiegazioni del regolamento o giri di parole esagerati per ammettere l’errore di un arbitro( l’anno scorso la spiegazione del rigore non concesso alla Juve in Cagliari-Juve appare veramente comica anche per chi non capisce il calcio).

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