Ieri sera Juric e i suoi l’hanno combinata grossa, perdendo questo Fiorentina-Roma per 5-1. Ripercorriamo insieme la catastrofe giallorossa.
Fiorentina-Roma: ma che cosa sta succedendo alla Roma?
Ieri sera la Fiorentina di Raffaele Palladino ha battuto la Roma di Ivan Juric per 5-1, allo stadio Artemio Franchi di Firenze.
Risultato questo, che non fa altro che rimarcare il momento difficile che stanno vivendo i giallorossi in questo periodo, sia la squadra che i tifosi e che, soprattutto, l’allenatore.
Juric infatti, potrebbe essere esonerato già nelle prossime ore dalla dirigenza americana Friedkin, viste le sue infruttuose prestazioni alla guida della Roma, che, sommatesi a quelle di Daniele De Rossi a inizio campionato, fanno sì che la Roma adesso si trovi in una situazione di classifica sicuramente poco invidiabile, con solo dieci punti in nove partite.
A parte la vittoria contro l’Udinese per 3-0, e le vittorie contro Dinamo Kiev e Venezia, dove comunque ha mostrato parecchi limiti, Juric ha deluso la fiducia riposta in lui dalla società, oltre che ad aver trasformato lo scetticismo dei tifosi giallorossi al suo arrivo, in rabbia e astio nei suoi confronti.
Ma adesso concentriamoci di più sulla partita di ieri, nella quale la formazione capitolina non è riuscita ad evitare l’imbarcata viola, complici una difesa parecchio insufficiente e delle scelte tecniche dell’allenatore croato alquanto discutibili.
In quanto alla difesa, i tifosi giallorossi sicuramente preferirebbero stendere un velo pietoso. Della difesa a tre scesa in campo infatti, non si è salvato nessuno.
Cosa hanno sbagliato ieri gli uomini di Juric e… Juric?
Di fatto, Mancini, Hermoso, N’Dicka, e anche Celik, hanno tutti ampie responsabilità nelle reti subite dalla Roma, e di certo, l’espulsione di Hermoso al 65′ e l’autogol al debutto di Hummels al 71′, non hanno fatto altro che meglio definire la sconfitta giallorossa e il dilagamento viola.
L’autogol di Hummels in particolare, rappresenta la beffa per eccellenza, date le parole di Juric negli scorsi giorni circa il paragone tra il difensore tedesco e N’Dicka, nel quale il tecnico aveva giustificato il ritardo nel debutto di Hummels, dicendo che il francese era qualitativamente preferibile al centrale tedesco.
Per quanto riguarda le scelte tecniche discutibili invece, precedentemente accennate, la confusione dell’ex allenatore del Torino si poteva già percepire dai due cambi da lui effettuati al 32′ del primo tempo, quando la Roma si trovava sotto di due gol.
Sono stati cambi strani non solo dal punto di vista temporale, dato che arrivano nel primo tempo, ma anche dal punto di vista tecnico.
Infatti, sostituire Angelino, il terzino più abile qualitativamente dei giallorossi, per far entrare Zalewski, lasciando in campo il già deludente Celik, si è rivelata una scelta parecchio sbagliata, sia in termini di peggioramento della produzione offensiva che di deterioramento dell’efficacia difensiva.
Efficacia difensiva che, come dicevamo, non c’è stata. Marcature assenti, confusionarie ed in ritardo si sono sommate alla strabiliante fase offensiva viola che, con i frequenti contropiedi e percussioni, non hanno lasciato scampo alla difesa giallorossa, già parecchio in difficoltà.
Insomma, che il futuro di Juric sia in bilico, non ci sono dubbi, speriamo solo, per i tifosi giallorossi, che si riesca ad uscire al più presto da questo buco nero nel quale sono stati trascinati.
