La sfida salvezza fra Monza e Venezia termina in parità, dopo novanta minuti di puro agonismo, nei quali non sono mancate le emozioni.
Nella gara disputatasi questo pomeriggio all’U-Power Stadium, come si chiama da qualche tempo il vecchio Brianteo di Monza, le compagini di Nesta e Di Francesco, dirette avversarie nella corsa salvezza, si sono graffiate, ma, alla fine, non hanno avuto entrambe la forza per uccidersi.
Il risultato finale, infatti, maturato dopo una gara divertente e disputata con grande agonismo da tutte e due le squadre, ha visto biancorossi e arancioneri tornare a casa con un punto a testa, senza che nessuna ne sia completamente soddisfatta o, al contrario, scontenta.
C’è da dire, però, che se c’è un club che ha qualche rimpianto in più riguardo a questa gara, questo è sicuramente il Venezia, il quale, nell’ultimo quarto d’ora, ha avuto la possibilità di giocare in superiorità numerica, a causa dell’espulsione per doppio giallo di Warren Bondo.
Quest’ultimo, fino al fallo commesso su Nicolussi Caviglia per arrestare una pericolosa ripartenza lagunare, era stato di sicuro fra i migliori della contesa, ma, lasciando il campo prematuramente, ha rischiato di arrecare un grave danno alla propria squadra.
Non è stata abbastanza cattiva nello sfruttare l’uomo in più, dunque, la compagine di Eusebio Di Francesco, la quale, però, a onor del vero, durante tutta la seconda frazione era apparsa molto più in difficoltà che nel primo tempo, quando, grazie ad alcune belle giocate dei suoi uomini d’attacco, era riuscita a portarsi in vantaggio per ben due volte, prima di essere riacciuffata in entrambi i casi dalle reti di Kyriakopoulos e Djuric’.
Una gara, quindi, sicuramente avvincente, illuminata dalle prestazioni di alcuni interpreti, rispettivamente due per parte.
Djuric’ e Kyriakopoulos, i migliori del Monza
Alessandro Nesta, al termine della gara, tutto sommato non potrà dirsi insoddisfatto della prestazione dei suoi, visto che, soprattutto nel secondo tempo, la sua squadra ha controllato la partita, imponendo il proprio ritmo e rendendosi pericolosa in più occasioni.
Indubbiamente, però, i calciatori con la quale si dovrà complimentare maggiormente saranno l’esterno Kyriakopoulos, autore della prima rete e dell’assist per la seconda, e il centravanti bosniaco Milan Djuric’.
Quest’ultimo, arrivato a gennaio dall’Hellas Verona del presidente Setti, sta vivendo un periodo molto prolifico, visto e considerato che quello di oggi è stato il terzo gol in otto presenze in questo avvio di campionato, nel quale, insieme a Maldini e Mota, ha dimostrato di essere una delle certezze di questo Monza.
Aldilà delle realizzazioni, infatti, il centravanti risulta essere imprescindibile per il proprio allenatore a causa delle numerose sponde che riesce a servire ai compagni, valorizzando ogni lancio lungo di Turati e della retroguardia brianzola.
Proprio su questi palloni, riciclati dal gigante (199 centimetri) slavo, gli esterni biancorossi tendono ad andare a nozze, come oggi ha dimostrato precisamente Georgios Kyriakopoulos, il quale, muovendosi alle spalle del proprio faro, è riuscito a rendersi pericoloso innumerevoli volte.
Il greco, alla sesta stagione in Italia, si sta confermando come un calciatore molto versatile, capace di ricoprire egregiamente più ruoli, risultando in formazione come quarto di centrocampo, ma, nella realtà, muovendosi sia come un’ala che come un terzino.
L’ex Sassuolo, però, in questa partita, non è stato l’unico calciatore a svolgere questa funzione.
Che fiato Ellertsson!
Dopo la prova di domenica scorsa, durante la quale il Venezia era apparso troppo sbilanciato dal pressing, Di Francesco, in vista della gara odierna, ha ridisegnato parzialmente la squadra, disponendola con un 4-3-2-1 molto variabile.
L’uomo chiave di questo schieramento, la cui mutevolezza si è vista soprattutto in fase di non possesso, è stato sicuramente il trequartista islandese Mikael Egil Ellertsson.
A questo ragazzo, infatti, DiFra ha richiesto un enorme sacrificio in fase difensiva, ordinandogli, in fase difensiva, di diventare il quinto della retroguardia, affidandogli, di fatto, la copertura di tutta la fascia.
L’esperimento dell’abruzzese, come al solito molto spregiudicato e senza mezze misure nel suo atteggiamento tattico, ha portato degli indubbi dividendi, se è vero che Ellertsson si è distinto positivamente all’interno della gara non solo per la rete, ma anche per la buona prestazione in generale.
Si potrebbe, dunque, affermare che sia stato lui il migliore dei veneziani, ma evidentemente questo giudizio non terrebbe conto della stupenda prima frazione giocata da Gaetano Oristanio, risultato imprendibile a qualsiasi difensore monzese.
Il talentino lagunare, infatti, ha acceso la sua squadra ogni qualvolta ha ricevuto il pallone, saltando l’uomo e servendo dei palloni invitanti a tutti i componenti del reparto avanzato, riuscendo, come il tuttofare islandese può tranquillamente testimoniare, a servire anche l’assist per la prima rete di giornata.
Nonostante sia calato alla distanza, complice anche una motivata stanchezza, non è una bugia, allora, l’affermare che il ragazzo lucano sia stato uno dei migliori della gara, confermando lo splendido stato di forma fisica e mentale in cui si trova.
Foto: instagram personale Mikal Egil Ellertsson