Lautaro e Vlahovic vogliono entrambi decidere la sfida di domenica; allo stesso tempo però tutti e due vivono un periodo difficile
I due centravanti si preparano alla sfida più importante della stagione, fino ad ora, e cioè allo scontro tra Inter e Juve, in programma domenica alle 18:00 a San Siro. Sia Lautaro che Vlahovic vengono da settimane difficili, nelle quali hanno faticato a segnare e ad aiutare la squadra come avrebbero voluto. L’attaccante nerazzurro ha dimostrato di essere stanco dopo la lunga stagione dell’anno scorso, chiusa a luglio con la vittoria della Copa America con la sua Argentina; mentre il numero nove bianconero dopo la doppietta di Lipsia, ha messo a segno solo un gol in tre partite. Vedremo domani chi dei due riuscirà ad incidere decidendo il big match con uno o più gol.
Lautaro, un bomber stanco
In questo inizio di stagione ha messo a segno 4 goal e servito 4 assist vincenti per i suoi compagni in 10 partite tra campionato e Champions League; numeri ottimi per qualsiasi attaccante, ma non abbastanza per lui. Se pensiamo al Lautaro della scorsa annata, l’argentino era sicuramente più in forma e decisivo in ogni partita; quest’anno invece Inzaghi sembra abbia capito di doverlo gestire in modo diverso.
Il tecnico nerazzurro sta facendo sì che l’ex Racing possa recuperare completamente le energie dopo l’estenuante annata dello scorso anno. Nonostante il gol decisivo contro la Roma di domenica scorsa dunque, sembra che Lautaro debba ancora raggiungere il suo massimo potenziale; l’occasione giusta potrebbe essere proprio la sfida contro la Juve.
Juve, senza un vice Vlahovic é dura
Dusan è l’unico attaccante di peso a disposizione di mister Motta, che per forza di cose sta portando al limite le energie del centravanti serbo; il mercato della Juve è stato più che sufficiente, ma forse la mancanza di una riserva di ruolo per Vlahovic si sta facendo sentire. In ogni caso l’ex viola sta facendo più che bene in queste prime uscite stagionali: in 11 partite tra tutte le competizioni ha segnato 8 gol.
L’attacco bianconero si sostiene quindi sulle spalle del serbo, che però nelle ultime gare ha dimostrato di essere a corto di fiato, infatti l’allenatore Italo-brasiliano lo ha sostituito a circa un quarto d’ora dalla fine nell’ultima partita contro lo Stoccarda, valida per la terza giornata di Champions League.