Bologna-Milan, Fonseca dubbioso sull’impiego di Leao dal primo minuto, come cambiano i rossoneri senza il portoghese?
Dopo la sosta per le Nazionali, Leao è rimasto in panchina contro l’Udinese ed è uscito dal campo anzitempo contro il Bruges in Champions League.
L’immagine del numero 10 che si avvia da solo verso la panchina mentre San Siro esulta per il gol di Reijnders su assist di Okafor, che in 20 secondi è riuscito a essere più incisivo di quanto sia stato il portoghese nell’arco di tutta l’ora di gioco, è emblematica.
Indica in tutto e per tutto il momento no che sta vivendo Rafa, che da inizio stagione ha segnato soltanto un gol e dopo la fine del match con i belgi non ha neanche partecipato alla festa della squadra sotto la Curva.
Stando alle ultime indiscrezioni in arrivo da Milanello, l’attaccante portoghese è giù di morale, si è reso conto della situazione complicata che si sta creando.
Per questo motivo nel corso della giornata di ieri l’amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani avrebbe avuto un colloquio con l’entourage del calciatore.
Da quanto filtra non ci sarebbero particolari problemi con Paulo Fonseca, anzi.
La società crede molto nelle potenzialità del suo numero dieci e farà il possibile perché Leao e Fonseca ritrovino un feeling vincente, senza però mettere bocca sulle scelte tecniche dell’allenatore.
A Bologna, però, non è detto che Leao parta dal primo minuto.
Al momento, infatti, non ci sarebbe un favorito tra Okafor e Leao per partire dall’inizio.
Milan, Leao sottotono o meno cinico? I numeri di quest’avvio di stagione
Un inizio di stagione deludente per il dieci del Milan, ma non secondo le statistiche.
I numeri di questo inizio di stagione rivelano infatti che, rispetto all’avvio di stagione dello scorso anno, Leao calcia di più, costruisce più gioco ed è più efficace sia nel dribbling, sia nei duelli.
La piattaforma Comparisonator ha messo infatti a confronto le prime sette giornate della passata Serie A (2023/24) e lo stesso periodo di quest’anno.
I numeri dicono che, nonostante Leao abbia segnato due gol in meno, ha creato molto di più: 1.2 expected goals nel 2023, 3.18 nel 2024.
Rispetto alla scorsa annata Leao ha fin’ora fornito lo stesso numero di assist (3).
Gli assist attesi sono più quest’anno che lo scorso (1.84 a 1.23).
Inoltre l’ala rossonera ha calciato il doppio delle volte (21 tiri quest’anno, 11 lo scorso).
In ribasso invece i dribbling tentati (59 a 38), di cui ne ha però migliorato l’efficacia (29 dribbling riusciti lo scorso anno, il 50%, contro i 27 riusciti di questa stagione, 73%).
Leao quindi, stando ai numeri, è sempre il solito e, nonostante la sterilità del momento in zona gol, il suo inizio di stagione non è del tutto da buttare.
Bologna-Milan, Fonseca titubante su Leao, come cambia l’assetto tattico rossonero?
Leao rappresenta per il Milan non solo il giocatore più creativo e imprevedibile, ma anche una costante minaccia per le difese avversarie grazie alla sua velocità e tecnica in dribbling.
Tuttavia, il dieci rossonero non sembra essere al top della forma in quest’avvio di stagione.
Per questo motivo Paulo Fonseca starebbe valutando un impiego del portoghese da subentrante.
Fino a poco meno di 6 mesi fa il Milan era Leao dipendente.
Oggi invece non sembrerebbe esserlo più, grazie anche a Fonseca ed al suo lavoro.
Per quanto fortissimo, il portoghese risulta infatti tatticamente limitato.
Più volte infatti il numero 10 ha dimostrato di non sapersi esprimere in porzioni di campo diverse da quella mancina.
Inoltre, se non messo nelle condizioni di partire già in velocità è un giocatore limitabile dalle difese avversarie.
Difese che lo ingabbiano per gran parte della gara attraverso raddoppi sistematici o la presenza di un marcatore fisso che lo tenga spesso spalle alla porta.
Una forzatura tattica che il Milan avrebbe potuto sfruttare giocando in ampiezza per tutto il campo ma che il Diavolo fatica ad esplorare vista la compresenza di due pilastri come Theo e Rafa sulla stessa fascia.
Inoltre, in fase di non possesso, la presenza di Rafa negli undici in campo determina spesso un limite per i rossoneri.
È infatti ormai iconico il suo ciondolamento successivo ad una palla persa.
Okafor, in ballottaggio con Leao per la sfida contro il Bologna, gode al momento di meno attenzioni da parte delle difese avversarie e permette anche al Milan un ventaglio di scelte più variegato in fase di possesso.
Lo svizzero, essendo molto duttile, riesce a muoversi egregiamente non solo a sinistra ma anche come seconda punta o centravanti.
Ciò costituisce un fattore importante nel non dare punti di riferimento e poter liberare così corridoi ai compagni.
La sfida tra Bologna e Milan, al di là dei nomi in campo, sarà una partita ricca di tatticismi e strategie.
Fonseca dovrà prendere una decisione difficile: lanciare dall’inizio l’asso della squadra o un giocatore in grado di fornire più soluzioni tattiche come Okafor.
Il tempo ci dirà quale sarà la scelta del tecnico rossonero e se tale decisione si rivelerà corretta.
Foto: Instagram Leao.