D’Aversa vuole continuare a sognare e nella prossima giornata sfiderà il Parma. Un percorso di solo fortuna o idee di gioco?
Domenica, Parma ed Empoli si affronteranno al Tardini in una sfida cruciale per entrambe le squadre, a caccia di tre punti che mancano ormai da diverse giornate.
Il Parma, padrone di casa, ha un bilancio favorevole negli scontri diretti contro i toscani: negli ultimi 23 incontri tra Serie A e Serie B, i gialloblù hanno conquistato 18 vittorie, con 2 pareggi e solo 3 sconfitte contro l’Empoli.
L’ultimo successo dei toscani al Tardini risale alla quinta giornata di Serie B del settembre 2017, quando vinsero 2-1.
Ironia della sorte, sulla panchina del Parma sedeva proprio Roberto D’Aversa, attuale allenatore degli azzurri.
In Serie A, invece, bisogna tornare a novembre 2014 per trovare un’altra vittoria dell’Empoli al Tardini: sotto la guida di Maurizio Sarri, i toscani si imposero per 2-0 contro il Parma di Roberto Donadoni.
Nonostante il predominio storico dei ducali, va sottolineato che negli ultimi tre incontri l’Empoli è riuscito a vincere due volte, dimostrando di poter essere un avversario ostico anche fuori casa.
L’ultimo confronto disputato al Tardini, però, ha visto il Parma prevalere 1-0.
Con entrambe le squadre in difficoltà in classifica, la sfida di domenica si preannuncia particolarmente combattuta.
Il Parma cercherà di sfruttare il fattore campo per tornare alla vittoria, mentre l’Empoli di D’Aversa tenterà di spezzare il tabù del Tardini, in uno stadio che ha sempre riservato poche soddisfazioni agli azzurri. I tre punti in palio potrebbero rivelarsi decisivi per il futuro della stagione di entrambe le squadre.
D’Aversa- Empoli: vincere per continuare a sognare
Roberto D’Aversa, al timone dell’Empoli, ha portato la squadra a ottenere risultati incoraggianti in una stagione complicata.
Dopo un inizio difficile, l’allenatore ha saputo dare stabilità al gruppo, sfruttando sia la fortuna in alcune occasioni sia le sue idee di gioco.
L’Empoli, infatti, ha mostrato segni di miglioramento, pur non avendo una rosa di primissimo livello rispetto ad altre squadre di Serie A.
Tuttavia, il vero merito di D’Aversa è stato riuscire a trasmettere un’identità precisa, basata su pragmatismo e adattabilità.
A livello tattico, D’Aversa ha prediletto un approccio equilibrato, alternando una fase difensiva compatta con rapide ripartenze in contropiede.
Ha saputo valorizzare i giocatori chiave, come il trequartista e gli esterni d’attacco, che si sono rivelati decisivi nel dare imprevedibilità alla manovra offensiva.
Nonostante alcune partite siano state vinte grazie a episodi fortunati, è evidente che l’Empoli abbia acquisito maggiore consapevolezza dei propri mezzi.
La flessibilità di D’Aversa si è rivelata fondamentale: l’allenatore non è dogmatico, ma cerca di adattarsi agli avversari, utilizzando moduli e strategie diverse in base alla partita.
Questo approccio ha permesso all’Empoli di essere competitivo anche contro squadre sulla carta superiori e di certo vuole continuare a sognare.
Va comunque detto che il cammino è ancora lungo e ci sono margini di miglioramento, soprattutto nella continuità di risultati.