Il centrocampista del Genoa sta incontrando più difficoltà del previsto, solo questione di tempo o ci sono anche motivi tecnici?
Fabio Miretti, centrocampista classe 2003 di proprietà della Juventus, é approdato in prestito al Genoa durante il mercate estivo.
C’era grande soddisfazione per la riuscita della trattativa sia nell’ambiente bianconero che poteva formare un suo ragazzo fondamentale per il futuro e nell’ambiente genoano che aveva l’occasione di far fare una grande stagione a Fabio proprio grazie a Gilardino.
Nonostante ciò, per ora sta incontrando qualche difficoltà di troppo probabilmente per difficoltà di adattamento; ma si può ridurre tutto a ciò?
Genoa, il centrocampista fa fatica
Per ora, quasi tutte le partite in cui Miretti é partito dal primo minuto ha fatto tanta, anzi tantissima fatica.
Paradossalmente, la partita in cui si é destreggiato meglio é stata proprio la partita contro la sua Juve nella quale ha disputato un primo tempo di livello, inoltre sempre casualmente era anche l’unica partita disputata dal grifone a porte chiuse.
“Ha fatto vedere il suo valore nella Juventus. Ha corsa e tecnica. Un giocatore che può portare caratteristiche positive”. Così Gilardino aveva descritto le caratteristiche di Miretti alla fine del mese di Agosto, manifestando la sua totale fiducia nei confronti del centrocampista di proprietà della Juve.
Infatti, non é un segreto di pulcinella che Gilardino abbia espressamente voluto Fabio Miretti a Genova, volontà dimostrata dalla grande fiducia e dal grande spazio che sta avendo a Genova.
I motivi dell’insoddisfazione
Nonostante tutto ciò, il centrocampista del Genoa arranca ancora ad esprimere tutto il suo potenziale, forse perché si sente responsabile del centrocampo, forse perché non si é ancora adattato al meglio, o forse per una mancanza di compatibilità col gioco di Gilardino.
L’ultima affermazione é totalmente priva di logica visto che Fabio si sposa appieno con i dettami tattici voluti da mister Gilardino, anche perché altrimenti un allenatore del calibro di Gila non l’avrebbe mai richiesto così espressamente.
Per quanto concerne una pressione per il peso del centrocampo, ciò potrebbe essere vero visto che alla Juve, anche nei suoi momenti più splendenti, non é mai stato un titolare fisso, al massimo é stato un comprimario se non anche un semplice rincalzo.
Dunque, non rappresentava un punto fermo del centrocampo bianconera e la sua presenza o meno influiva sì, ma solo parzialmente e poteva tranquillamente essere sostituito da un altro.
Infine, chiaramente anche un periodo di adattamento é necessario, ma entro l’anno nuovo dovrà dimostrare di meritare la maglia da titolare perché altrimenti la fiducia potrebbe non essere incondizionata.