Roma in difficoltà: con soli 10 punti in 8 partite e un distacco di 9 lunghezze dalla vetta, la squadra giallorossa affronta una crisi di risultati che solleva critiche sulla gestione della proprietà Friedkin e incertezze sul progetto tecnico
La Roma sta attraversando una fase critica nel campionato, con un inizio di stagione ben al di sotto delle aspettative.
Dopo otto partite, i giallorossi si trovano già distanti dalla vetta, accumulando solo 10 punti e sollevando numerosi interrogativi sul futuro della squadra.
La gestione del club da parte della famiglia Friedkin è al centro del dibattito, con crescenti critiche riguardo alla direzione tecnica e alla mancanza di risultati concreti.
In questo clima di incertezza, i tifosi si chiedono se ci sia un progetto chiaro per riportare la Roma ai vertici del calcio italiano.
Roma in Crisi: La Squadra Arranca ei Tifosi Perplessi sul Futuro
La Roma sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente. Con soli 10 punti in 8 partite, i giallorossi si trovano già a 9 lunghezze dalla vetta della classifica. Una situazione preoccupante, che alimenta i dubbi sul futuro della squadra e sulla gestione del club sotto la guida della proprietà americana.
L’ultima sconfitta contro l’Inter ha ulteriormente amplificato il malumore. In particolare, un episodio ha colpito l’immaginario collettivo: al 15° minuto della ripresa, Zalewski ha perso palla contro Frattesi, dandogli via un contropiede micidiale.
La difesa giallorossa si è trovata in difficoltà, con Angeliño costretto a rinculare, Pellegrini e Celik a correre disperatamente per recuperare.
Ma è stato Paulo Dybala, l’uomo su cui si basano le speranze offensive della Roma, a sorprendere tutti con una corsa di 80 metri per provare, invano, a fermare l’azione.
Dopo il gol, l’argentino è crollato a terra, sfinito e sconfortato: un’immagine che ha fatto riflettere molto su quanto la squadra sia un pò persa.
Questa scena è diventata emblematica della disponibilità e del sacrificio del gruppo, ma ha anche sollevato discussioni sull’organizzazione della squadra.
Se da un lato il gesto di Dybala è stato letto come un segnale di impegno assoluto, dall’altro ha messo in luce la mancanza di equilibrio nella formazione.
Juric, tecnico voluto dai Friedkin, sta cercando di far funzionare una squadra che sembra non avere ancora una chiara identità di gioco.
Roma: Fiducia in Juric, ma futuro incerto e dubbi sul progetto
A Trigoria, la dirigenza assicura di avere piena fiducia nell’allenatore croato, come confermato anche dal dirigente Ghisolfi nel prepartita contro l’Inter.
Tuttavia, i risultati finora non sembrano dare ragione alla società, e il contratto di Juric, in scadenza a giugno, fa pensare che ci sia incertezza sul futuro a lungo termine.
Intanto, i tifosi iniziano a porsi domande più profonde: esiste davvero un progetto tecnico strutturato alla Roma, o si sta semplicemente cercando di tamponare una situazione complicata navigando a vista? Le voci che evocano il ritorno di figure iconiche come Daniele De Rossi, sebbene smentite, continuano a circolare, alimentando la sensazione di smarrimento che pervade l’ambiente giallorosso.
Il campionato è ancora lungo, ma la Roma ha bisogno di trovare una svolta in fretta. Se non verrà chiarita la direzione in cui la squadra intende andare, il rischio è che la stagione possa trasformarsi in un nuovo capitolo di delusione per una piazza che non vuole smettere di sognare.
Le parole di Capello su un momento difficile
Fabio Capello, storico allenatore del terzo Scudetto della Roma, ha condiviso le sue preoccupazioni riguardo alla situazione attuale della squadra in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
Il tecnico ha messo in luce il momento di confusione che attraversa i giallorossi, sia sul piano sportivo che societario.
Secondo Capello, l’esonero di Daniele De Rossi ha avuto un impatto devastante. “Quello che era stato costruito con lui è andato perso”, ha affermato, sottolineando come il nuovo tecnico, Ivan Juric, abbia richiesto un cambio di approccio che il gruppo non è riuscito ad assimilare.
La squadra, pur avendo talenti come Paulo Dybala, non riesce a trovare un’identità collettiva, risultando spesso disunita.
Dybala, in particolare, ha attirato l’attenzione di Capello per la sua prestazione contro l’Inter, l’unica nota positiva in una serie di difficoltà.
Tuttavia, l’ex allenatore ha notato che la posizione di Dybala, talvolta troppo arretrata in fase difensiva, ha limitato ulteriormente le potenzialità offensive della squadra.
Capello: “Dybala cruciale, serve unità per risalire
Capello ha anche parlato della gestione dei tre trequartisti: Dybala, Soulé e Baldanzi. “È cruciale che Dybala continui a impegnarsi come ha fatto contro l’Inter”, ha detto, “ma gli altri devono portare un contributo maggiore quando entrano in campo”.
La mancanza di un centrocampo dominante è stata identificata come un’altra lacuna, rendendo difficile per la squadra esprimere un gioco coerente.
Un altro tema scottante è la leadership di giocatori come Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante, recentemente fischiati dai tifosi.
Capello ha messo in discussione le scelte dirigenziali della società, evidenziando la confusione che regna a livello gestionale.
“Se la società ha ritenuto De Rossi idoneo a firmare un contratto triennale e poi lo ha esonerato dopo poche partite, qualcosa non torna”, ha dichiarato.
Infine, l’ex allenatore ha fatto un appello ai tifosi, invitandoli a sostenere Cristante e Pellegrini nel loro ruolo di leader, affinché la Roma possa risalire in classifica e ritrovare la sua identità.
La situazione attuale, secondo Capello, richiede unità e chiarezza, senza la quale i risultati non possono migliorare. La speranza è che la Roma possa rimettersi in carreggiata, riscoprendo il gioco che l’ha resa grande.