Paulo Dybala contro l’Inter sembra aver vestito panni nuovi per mettersi a disposizione. Analisi del suo rendimento di ieri sera.
La partita in breve
Quella dell’Olimpico è stata la partita difficile che ci si poteva aspettare.
Gli ospiti nerazzurri effettuano un avvio di gara con le statistiche tutte a favore.
Col passare dei minuti però la squadra di Inzaghi perde lucidità e, nonostante riesca a portarsi spesso al tiro, per lo più si scontra con la fisicità a centrocampo dei giallorossi.
Nel corso della partita infatti i centrocampisti Cristante e Pisilli non si faranno problemi a spendere il giallo, e la fisicità romanista sarà efficace abbastanza da portare all’ammonizione Barella, Darmian e Correa.
Una gara dunque combattuta per lo più a centrocampo, dove si sono spesso ammassati i giocatori di entrambe le compagini.
Nella zona centrale infatti non solo c’è stata occasione per i difensori di salire e fare densità, ma anche per gli attaccanti di scendere per favorire le manovre offensive.
Questa interpretazione della partita ha dunque portato inevitabilmente a prestazioni simili e a una gara nel complesso equilibrata.
Equilibrio interrotto al 60′ minuto da Lautaro Martinez, dopo aver recuperato un pallone intercettato male da Celik.
Il gol nasce dall’ennesima sgroppata interista, portata avanti in questo caso da Frattesi. Il centrocampista azzurro però non è abilissimo a mettere in mezzo il pallone, con Celik che riesce a intercettare.
Il recupero però è goffo e di fatto è il romanista stesso a fornire l’assist all’argentino, che una volta libero calcia di potenza un tiro imparabile.
Il resto della gara vede un repentino cambio di fronti uno dietro l’altro.
La Roma infatti si sbilancia alla ricerca del gol del pari, mentre l’Inter approfitta per offendere maggiormente in contropiede.
Infatti Dumfries arriva al tiro per 2 volte dopo aver portato palla in solitaria. Anche Dimarco con i suoi soliti affondi crea superiorià dalla parti di Svilar.
Dunque alla fine si registrano maggiori occasioni per i nerazzurri. Non si sono però concretizzate un po’ per spreco dei nerazzurri stessi e un po’ per abilità di Svilar.
Analisi della prestazione di Dybala
Come detto, il grosso della partita è stato giocato a centrocampo.
Con il fulcro del gioco concentrato in mezzo al campo è stata inevitabile una continua salita dei difensori, cosi come una discesa degli ataccanti.
Tra questi ultimi quello che ha figurato più è stato Paulo Dybala.
Sicuramente il tipo di partita che si è giocato ha favorito un certo tipo di interpretazione. E’ indubbio però che il 3-4-3 di Juric favorisca un certo tipo approccio.
Potrebbe infatti diventare una regola vedere Dybala in queste nuove vesti da accorciatore.
La presenza di un laterale a tutta fascia sulla destra dona all’argentino più tranquillità in quella zona di campo. Questo però non sembra avere favorito un Dybala più offensivo.
Anzi, la Joya si è concentrata più sulla trequarti che non nei pressi dell’area.
Per un verso è certamente ammirevole e apprezzabile questo spirito di sacrificio per la squadra, nonostante le questioni extracampo di mercato.
Juric ne terrà sicuramente conto, ma, ai fini di creare manovre offensive, questo allontanamento dalla porta dell’argentino sembra inevitabile.
Il centrocampo giallorosso è infatti disposto da Juric secondo i suoi dettami, ovvero fisicità e aggressività.
Poco spazio per la qualità dunque sulla linea dei centrocampisti, e qualcuno deve compensare questa mancanza.
Da questa analisi risulta quindi che potrebbe non essere l’ultima volta che vediamo Dybala cosi lontano dalla porta.
Questo comunque non impedirà all’argentino di dare sfogo alle sue doti e il suo estro.
E se per la Roma sacrificare la vicinanza di Dybala alla porta significa creare più azioni offensive allora ben venga per i giallorossi.
Foto, Ig: @paulodybala