Il Lecce nelle prime sette partite ha trovato una sola vittoria e due pareggi per un totale di appena cinque punti. Come può cambiare marcia.

Momento di crisi per la squadra di Luca Gotti che, da quando si era seduto sulla panchina del Lecce non aveva mai perso tre gare di fila.

Considerando anche la Coppa Italia, sono tre infatti le sconfitte consecutive per i giallorossi, Sassuolo(0-2), Milan(3-0), Udinese(1-0).

L’allenatore ex Udinese era arrivato in terra leccese in una situazione critica durante la passata stagione, con la squadra che rischiava la retrocessione.

Dopo la sconfitta in casa col Verona, e il brutto episodio che aveva riguardato l’ex allenatore del Lecce D’Aversa con la testata ad Henry, il presidente Sticchi Damiani aveva deciso di puntare su di lui.

Con un filotto di risultati utili consecutivi aveva portato il Lecce ad una salvezza abbastanza tranquilla, guadagnandosi la conferma anche per la stagione in corso.

In queste prime sette partite ha raccolto solamente cinque punti, troppo poco per una squadra che deve salvarsi, e adesso è tempo di cambiare rotta.

L’avvio del Lecce non è stato dei migliori

Come già anticipato l’avvio di campionato per il Lecce non è stato uno di quelli sperati.

Per trovare un rullino di marcia peggiore dell’attuale, si deve tornare addirittura alla stagione 2011/2012, in cui la squadra allenata da Eusebio DI Francesco raccolse appena quattro punti nelle prime sette.

Quell’anno il Lecce retrocesse e i tifosi questa volta si augurano un finale diverso.

Ci sono sicuramente delle colpe e non tutte sono dell’allenatore.

La partita che racchiude l’inizio di campionato del Lecce è quella contro il Parma di Fabio Pecchia.

Si trattava di una partita ormai in cassaforte, fino al 92esimo la squadra pugliese vinceva per 2-0.

L’ex Almqvist prima e Hainaut poi hanno pareggiato la partita, facendola terminare col risultato di 2-2.

Il problema principale, oltre alla difesa che però per gol subiti è in linea con le altre squadre nella posizione bassa di classifica, è la fase offensiva.

Il Lecce infatti è il peggior attacco della Serie A, con solamente tre reti all’attivo e idee molto confuse.

L’attenuante principale può essere il calendario, siccome tutte le sconfitte del Lecce sono arrivate in trasferte complicate e nella sfida di apertura in casa contro l’Atalanta.

Le altre partite in cui il Lecce è uscito senza punti dal campo sono quelle contro l’Udinese, il Milan e l’Inter.

Come il Lecce può cambiare marcia per le prossime partite

Per cambiare marcia il Lecce dovrà passare necessariamente da un miglioramento in fase realizzativa.

Troppo poco quello che è riuscito a raccogliere l’attacco del Lecce fino ad ora, tre reti in sette partite.

Quello che fa strano è il dato relativo ai tiri totali, in cui la squadra pugliese si classifica al quinto posto con 15.3 tiri a partita.

Dunque la squadra di Gotti arriva spesso al tiro, il problema è la lucidità sotto porta con ben 10 grandi occasioni da rete mancate.

Due dei tre gol sono arrivati dai piedi di Nikola Krstovic che è il calciatore che tira di più in Serie A, 4,6 tiri a partita. (Dati Sofascore)

Difensivamente il Lecce è una squadra nella media, considerando le altre che si trovano in una posizione simile alla sua.

Un fondamentale in cui può migliorare è sicuramente la difesa sui calci piazzati.

In ogni partita in qui non ha mantenuto la porta inviolata infatti, il Lecce ha sempre subito almeno una rete da palla da fermo.

La concentrazione in questi piccoli ma importanti particolari e la lucidità sotto porta potrebbero portare la squadra alla salvezza, altrimenti sarà una battaglia lunga, faticosa e con un esito non per forza positivo.

Foto: Instagram Lecce