Juric e Baroni stanno vivendo entrambi l’occasione più importante delle loro carriere; scopriamo le differenze tra i tecnici delle due romane
Gli allenatori di Roma e Lazio sono ambedue alle loro prime settimane della loro esperienza nella capitale; Juric è subentrato in corsa al posto di De Rossi sulla panchina dei giallorossi, mentre Baroni ha iniziato la sua avventura con i biancocelesti in estate. Ci sono delle differenze evidenti tra i due allenatori; il croato ha come priorità quella di dare solidità e intensità alle sue squadre. Baroni, invece, punta tanto sui giovani e sul poterli migliorare, con l’obiettivo di giocare un buon calcio. Andiamo ad analizzare le diverse caratteristiche dei due tecnici, soprattutto nel loro percorso.
Ivan Juric, un croato che l’Italia ha adottato
L’allenatore della Roma ha costruito la sua carriera da calciatore e da tecnico anche e soprattutto in Italia; se per quella in campo ha iniziato nel suo paese natale, per quella da tecnico ha iniziato nella primavera del Genoa e da lì non ha più lasciato il bel paese. La prima esperienza da primo allenatore dove ha fatto bene è stata a Crotone, dove ha portato il club calabrese dalla Serie B alla Serie A.
In seguito ha allenato in due parentesi diverse il Genoa, dove ha mantenuto il club in Serie A. Poi ci sono stati i due anni a Verona dove ha migliorato tanti giocatori giovani e ha conquistato risultati prestigiosi contro alcune grandi del nostro campionato. L’ultima panchina sulla quale si è seduto Juric, prima della Roma, è stata quella del Torino, che ha allenato per tre stagioni.
Ora a Roma, dove ha trovato una situazione che definire difficile è dire poco, sta cercando di dare il meglio di sé e di dare alla squadra una continuità di risultati che fino ad ora è mancata.
Baroni, la Lazio è la sua grande occasione
L’attuale tecnico della Lazio è arrivato a Roma dopo tanti anni di esperienza in diverse parti d’Italia; da ricordare la storica promozione in Serie A con il Benevento nella stagione 2016/2017. Poi nella massima serie sono da sottolineare le ultime due esperienze con Lecce e Verona dove non è mai retrocesso e ha migliorato tanti giocatori, che poi diverse big hanno acquistato in giro per l’Italia e per l’Europa.
Quest’estate è arrivata la grande occasione per lui e per la sua carriera; dopo tanti anni di gavetta, la Lazio ha deciso di puntare su di lui. Nonostante lo scetticismo iniziale che c’era attorno a lui, ora sta riuscendo a smentire tutti con la sua squadra giovane, piena di entusiasmo e con un ottimo gioco espresso in tutte le gare.